PORTO SANT’ELPIDIO – Nazareno Franchellucci schiera tutti i big per presentare la stagione teatrale. “Inebriati dal successo di Musica Nuda (il concerto ieri al teatro delle Api, ndr), apriamo il nuovo anno presentando il cartellone disegnato dal direttore artistico Neri Marcorè”. È l’ultima stagione di Franchellucci da sindaco: “Devo dire grazie per stagioni belle, intense e momenti molto difficili che ci hanno fatto chiudere il teatro, soffrendo insieme con gli artisti. Per poi ritrovare la gioia che farà parte di questo cartellone”.
Il teatro delle Api è ormai un riferimento sovracomunale. “Avere Marcorè che tra tanti impegni si dedica alla città e al suo teatro resta la grande fortuna di Porto Sant’Elpidio e mia per dieci anni. Spero che questo non si fermi mai, perché se siamo cresciuti culturalmente lo dobbiamo all’impegno che Neri ha messo nel nostro teatro” prosegue Franchellucci.
Gli fa eco l’assessora Emanuela Ferracuti che vede crescere la squadra attorno a Marcorè: Amat con il presidente Piero Celani, Tam con Battista Tofoni, Lagrù Ragazzi con Oberdan Cesanelli e Francesca Polci, “la donna del teatro” come la definisce il sindaco. “Venite, perché vi delizieremo con appuntamenti particolari”.
Quali? Nel merito entra Neri Marcorè. “Quando lavori con chi ha fiducia e amicizia per te diventa più semplice. Spero che il sindaco lasci il comune per crescere e avere altri ruoli” ammette con onestà Marcorè. “Sono cresciuto a Porto Sant’Elpidio, il legame è forte. Sono un elpidiense, anche se vivo ormai a Roma. Abbiamo perso un anno, abbiamo recuperato nel 2022 e quest’anno ripartiamo da cinque appuntamenti, uno già consumato con Valeria Solarino. So che non c’è stata molta gente, questo mi è dispiaciuto. Vorrei che il teatro dele Api fosse gremito, anche perché gli spettacoli non sono tantissimi, rispetto al passato quando il bilancio comunale era più ricco”.
Marcorè ‘cucina con quello che ha in mano’ e cerca di fare il meglio: “Bene non abbandonare mai il teatro, considerandolo una risorsa. Questo dobbiamo sempre dirlo”. Aveva una idea precisa della stagione, poi qualcosa l’ha dovuta cambiare: “Mi sarebbe piaciuto fare una stagione la femminile, questo è un momento molto delicato a livello internazionale. No solo in Iran, ci sono anche diritti in discussione e la difficoltà di parità per trattamenti come quelli degli uomini. C’è bisogno che la cultura possa agire e dare il contributo affinché queste discrepanze e iniquità possano essere livellate”.
Femminile ma non tutto, guardando il cartellone aperto proprio dalla Solarino “Vista l’opportunità, non potevo non sfrutta l’occasione di inserire Nino Frassica (31 gennaio), personaggio amato e stra noto che farà il sold out. Con lui ci sono sempre sorprese, anche grazie alla musica che porta sul palco. E poi Maurizio Casagrande (18 febbraio), con cui ho girato film, un vecchio amico. Porta in scena la comicità napoletana, con una commedia leggera e non spensierata, un ridere intelligente”. Non ha resistito quindi Neri, per poi tornare al mondo femminile con Lella Costa (12 marzo) con ‘Le nostre anime di notte’. “Ha finito da poco a Milano di esibirsi con questo testo delicato, intelligente con toni drammatici”.
Gli piace tutto della sua stagione, soprattutto la conclusione con Giovinette il 22 aprile. “Un’opera al femminile che racconta una storia ambientata nel ventennio fascista, che oggi riviene messo in discussione a volte rivalutato perché non siamo in grado di farci i conti, con il divieto delle donne a giocare a calcio. Queste atlete hanno lottato e sono scese alla fine in campo. Qualcosa che oggi sembra banale e che invece è una conquista. Ci farà riflettere e smettere di dire ‘si stava meglio quando si stava peggio’. Perché in realtà i progressi sono continui e vanno difesi e conquistati ogni giorno” ribadisce Marcorè che promette di restare al suo posto come direttore “se la nuova amministrazione garantirà al stessa libertà di scelte”.
Il Marcorè pensiero è profondo (leggi), ma non è da meno Piero Celani, presidente Amat che parte proprio dal ruolo del direttore artistico: “Credo che i territori hanno bisogno di personaggi come Neri. Dovrai restare con noi, mai come ora abbiamo la necessità di chi esprime senso di appartenenza e capacità. Una comunità che si muove con pregiudizi è destinata a finire”. “Se ci saranno le condizioni, ci sarò. Sono uno che combatte i pregiudizi” ribadisce Marcorè prima di tornare in sala prove.
E così prosegue Celani che plaude all’amministrazione elpidiense: “Ho fatto il sindaco, vedo quando un amministratore sa esprimere valori fondamentali. Abbiamo bisogno di teatro, la gente si esprime grazie al teatro. Dobbiamo farlo essere la coscienza di una comunità. È fondamentale dai tempi dei greci. Solo così possiamo crescere. L’altro aspetto è che deve essere un luogo di incontri per un intrattenimento intelligente. Un punto nevralgico di crescita”.
Al ricco cartellone si aggiunge la programmazione del teatro per ragazzi con Oberdan Cesanelli e la musica che come sempre Tofoni porterà un last minute booking. Con in più, “se sarà di certo sarà qualcosa di musicale” sottolinea il fondatore di Tam, la sorpresa che Marcorè potrebbe riservare alla città e al sindaco Franchellucci a pochi mesi dalla fine del suo decennio da primo cittadino: “Nazareno si merita tutto. È stato un sindaco attento, si è impegnato molto fin dall’inizio. Partito che era molto giovane come figlio di un grande padre assessore di cultura. Ha fatto un lavoro splendido, ha saputo diventare autonomo e indipendente anche dalla sua famiglia. Si meriterebbe un regalo, vediamo se in primavera le condizioni lo consentiranno, con il mio calendario, e ci sarò magari con uno dei miei incontri che negli anni hanno segnato la stagione, permettendo di raccogliere fondi per le associazioni cittadine” conclude Marcorè.
Intanto, non resta che abbonarsi. Prezzi come sempre popolari: il poker di spettacoli in abbonamento costa 65 euro, che diventano 20 per ogni biglietto.