PORTO SANT’ELPIDIO A MARE – Tutti pazzi per la tassa di soggiorno quest’anno a Porto Sant’Elpidio. Dagli operatori ai politici. Ma come mai? “Prendiamo atto con sorpresa del repentino ‘cambio di rotta’ dell'attuale amministrazione sulla tassa di soggiorno, introdotta da parte dell'amministrazione Franchellucci. Quella che ai tempi venne definita “dannosa” da parte degli allora consiglieri di minoranza Marcotulli e Balestrieri, quella che portò l'attuale consigliere regionale Putzu a etichettare la passata amministrazione come "incompetente in materia di Turismo", oggi trova non solo conferma, ma addirittura ne esce raddoppiata” spiega il segretario comunale del Pd, Carlo Cognigni.
Il primo motivo è semplice per il partito di minoranza: “Per non fare sole feste, che li caratterizza, ma programmare una vera promozione servono risorse, da qui il raddoppio”.
La scelta ha trovato il supporto della Consulta del turismo. “La guida Devis Alesi, capo dell’associazione dei b&b. vogliamo credere che il cambio di opinione sia legata alla percezione sulle opportunità che la tassa di soggiorno offre. Vogliamo credere che questa redenzione sia davvero figlia di un ragionamento che tiene conto dei benefici che possono scaturire per il comparto turistico della nostra città, e non solo di mere opportunità di colore politico, visto che Alesi era candidato con Fratelli d'Italia a sostegno del sindaco Ciarpella”.
Chi di dubbi ne ha molti è l’ex sindaco Nazareno Franchellucci, oggi capogruppo del Pd in consiglio comunale: “La propaganda è una cosa, amministrare ne è un’altra: ma se vogliono fare le feste, hanno bisogno di finanziamenti. E dopo aver fatto quelle del 2023 con l’avanzo di amministrazione che gli abbiamo lasciato, oggi devono aumentare l’imposta”.
Gli resta una speranza: “Magari il raddoppio servirà per far crescere nei numeri i pernottamenti. Quello che per ora è evidente è che il presidente della super consulta del turismo, esponente di Fratelli d'Italia e candidato con Fratelli d'Italia alle ultime elezioni, dopo essere stato il primo ad essere contrario all'imposta nel 2019, oggi addirittura chiede di aumentarla. Per quanto ci riguarda – conclude Franchellucci – tutto questo conferma la lungimiranza della nostra scelta e ci stimola a controllare con ancora maggior attenzione quello che verrà fatto con le risorse a partire da una programmazione turistica che ancora non c’è”.