di Raffaele Vitali
AMANDOLA – Il tartufo si prepara a profumare Amandola. La città dei Sibillini nel prezioso prodotto della terra da anni investe a livello di immagine e iniziative. È tutto pronto per la 27esima edizione di Diamanti a Tavola che riempie dieci giorni, dal primo al 10 novembre, con i clou nei due fine settimana.
“Un dato è significativo: quest’anno partecipano tra associazioni, imprese, agricoltori e commercianti amandolesi ben 24 realtà” introduce il sindaco Adolfo Marinangeli affiancato da tre assessori e dal tartufaio Mario Scagnoli in rappresentanza dell’Atam.
“Per noi i cavatori sono il partner essenziale, noi abbiamo scelto fin dalla prima edizione di lavorare con chi conosce il territorio e lo vive ogni giorno. Questa è una garanzia del prodotto, sul fatto che ci saranno i tartufi dei monti Sibillini sul tavolo. È vietato l’uso di qualsiasi salsa, impegno che – precisa il sindaco Adolfo Marinangeli - sta nel contratto di partecipazione delle associazioni che accettano di non vendere e usare componenti non naturali”.
Protagonista è il tartufo bianco pregiato. “Non ce ne sono molti di tartufi, il cambiamento climatico sta impattando con forza, il caldo che non finisce mai e il tartufo fatica a maturare. Quello che esce oggi è di buona qualità, i Sibillini garantiscono la bontà, così per i funghi”.
Poca quantità, alto prezzo: “Il bianco viaggia a 3mila euro al chilo. Ma durante ‘Diamanti aa tavola’ venderemo anche l’uncinato, detto anche scorzone, che in questo periodo è molto buono. In questo caso si parla di 400-500 euro al chilo” prosegue il cavatore, che poi regala un consiglio: “Come lo scegliamo il tartufo? Chi compra di solito ne capisce anche. Il profumo è il primo dettaglio. E attenzione al colore: il tartufo bianco non è bianco dentro, quello buono dei Sibillini è color nocciola all’interno con la venatura”.
Attorno al diamante sono stati pianificati tanti eventi. due i volti noti scelti da Amandola per veicolare al meglio il tartufo: il primo weekend è affidato a Peppone, conduttore di Linea verde, il secondo alla madrina Natasha Stefanenko.
Nel dettaglio entra il vicesindaco Giovanni Annessi: “Siamo una delle principali città del tartufo, grazie al nostro prodotto che ha un profumo unico. Per noi è un elemento trainante dell’economia, per questo lo promuoviamo sempre più”.
Nel mercatino i visitatori troveranno anche tanti altri prodotti tipici dei Sibillini: dai formaggi alla mela rosa, dal miele alle castagne. “E poi spettacoli musicali e per bambini, oltre a un paio di convegni sul tartufo e il turismo”. D non perdere il concerto di venerdì pomeriggio alle 1830 alla Collegiata con l‘organo portatile recuperato, e poi suonato, da Jonny Greenwood dei Radiohead.
Da non perdere il convegno di sabato dove ci saranno il direttore generale di Rai Pubblicità e il presidente nazionale delle città del tartufo in dialogo con Peppone per parlare di tartufo e turismo.
Coinvolti sono i commercianti, anche nell’addobbo della città. “Siamo una terra ricca di tipicità, il tartufo ne è il principe. Parliamo di prodotti enogastronomici che rappresentano la cultura e l’ambiente che li circonda. Per noi il tartufo è cultura del territorio, che i cavatori fanno loro. Caratteristica è che usiamo tutti i primi dieci giorni di novembre, perché fin dal primo cantine e stand saranno aperti, merito delle associazioni che si sono messe in gioco” ribadisce l’assessora al Turismo Grazioli.
Il collega Sciamanna, che ha la delega alla cultura, ha ricordato nel ricco programma i percorsi ad hoc per scoprire il territorio amandolese e la sua arte. “Grazie al circolo Acli, ad esempio, ci saranno delle passeggiate artistiche, andando oltre il museo”.
Non manca nulla quindi, grandi chef inclusi visto che ai fornelli del PalaTuber si alterneranno Daniele Citeroni, Davide Camaioni, che sabato 2 cucinerà un piatto amandolese ai Tartufo Award in programma ad Acqualagna, e lo stellato Enrico Mazzaroni.