MONTE URANO – C’è speranza per il distretto calzaturiero. Giovani e brillanti donne si sono messe in movimento. Alcune da sole, altre in rete. E così le aziende di famiglia cambiano, si innovano, migliorano. Partendo da una consapevolezza: “Il sistema moda è insostenibile con le sue dieci collezioni, la produzione di campionari vasta che si riduce della metà dopo pochi giorni dall’uscita. Serve qualcosa di nuovo” sottolinea Alice Cococcioni.
Ma chi è Alice? “Avevamo un obiettivo: promuovere l’imprenditorialità locale e la cultura dell’innovazione attraverso un meccanismo incentivante teso a sostenere la nascita di nuove imprese innovative” spiega Moira Canigola, presidente della Provincia di Fermo, presentando Alice Cococcioni, la 34enne di Monte Urano che ha vinto il concorso “Gener(Y)action, Nuove Idee”.
Entusiasta l’imprenditrice, che ha ricevuto 2500 euro di premio, nel presentare il suo progetto EXSEAT, che è già realtà. “Ha convinto subito la commissione. Alice Cococcioni è cresciuta nell’azienda calzaturieri di famiglia per poi approdare in una impresa diversa per maturare, ma non si è fermata e accontentata” riprende la Canigola.
“Dopo l’azienda familiare, ne ho passati otto in un’altra realtà, poi ho sentito che era il momento di cambiare il sistema, il tempo dei campionari e quello della gestione del cliente. E così ho lasciato il posto di lavoro per fare qualcosa di mio che prevede il recupero di vecchi materiali, tappezzerie di auto a cinture di sicurezza. Con questi materiali creo collezioni di borse, anche personalizzabili”.
Un progetto vagliato da esperti: “Una soddisfazione, perché ricalca quanto sperato. Un progetto bello e innovativo non distaccato dalla realtà basato su un business plan impeccabile” sottolinea Canigola. La linea della Cococcioni debutterà prima dell’estate con sei modelli di borse e zaini, per uomo e donna, che seguono il design del sedile dell’auto: “Una continuità dall’origine alla fine del prodotto, un utilizzo di materia prima di scarto che viene rigenerata e resa unica. Da qui – riprende la vincitrice - partirò, l’idea per il futuro è ampliare la gamma di prodotti ed entro tre anni includere le calzature”.
E la vittoria del bando le dà linfa economica, ma soprattutto certezza di validità dell’idea. “Ho impiegato capitale personale e un piccolo finanziamento bancario per partire. Non voglio essere dipendente da nessuno, voglio farcela da sola. Quindi l’aiuto della Provincia è importante anche per provare a organizzare una distribuzione mirata senza intermediari. Investirò sull’e-commerce e la comunicazione social, oltre che sulle fiere di settore, ma non le classiche. Di certo cercherò di fare rete con altri settori, penso al mondo del turismo, perché è importante raccontarsi partendo dalla bellezza del nostro territorio”.
@raffaelevitali