PORTO SAN GIORGIO – Si riparte. Il viaggio del Nomad, interrotto per un paio di casi di Covid che hanno interessato membri dello staff, riprende. “Dopo aver proceduto alla sanificazione completa di ogni ambiente ed esserci sottoposti a tutti i controlli del caso di concerto con le autorità sanitarie, siamo pronti a tornare a casa” spiegano i titolari dello chalet sul lungomare di Porto San Giorgio.
Da domani pomeriggio (venerdì) torna attivo il servizio spiaggia con possibilità di guardare la prima partita degli Europei. Poi, da sabato mattina alle 6, colazioni e lezione di Yoga all'alba. “E da lì fino a sera, nel pieno rispetto delle regole, come sempre” ribadiscono. Mentre per il ristorante se ne riparla tra una decina di giorni non appena la sqjuadra tornerà al completo.
Non è stato facile, ma “grazie a tutti gli amici e clienti che ci hanno sostenuto in questi giorni e che hanno manifestato la loro solidarietà con centinaia di chiamate e messaggi, siamo orgogliosi di aver gestito con chiarezza, consapevolezza e serietà questa difficile situazione”.
Per i giovani titolari queste giornate tra controlli e verifiche, andate a buon fine con l’ok dell’Asur, sono trascorse sui social tra storie Instagram e post su Facebook. In uno hanno fatto emergere quanto vissuto: “Mentre guardavo il sogno realizzarsi, sono caduto. Mi sono sentito perso, abbandonato. Poi ho aperto gli occhi. Ho visto le nuvole che cambiavano forma. Mi sono rialzato in silenzio. Ho leccato le mie ferite, niente di più che quattro graffi. Ho seguito il profumo del mare e le onde. Consapevole di essere caduto. Fiero di essermi rialzato. Il viaggio continua. Io sono qui. Io sono vivo. Io sono Nomad”. E lo è in sicurezza e nel rispetto di ogni norma.
r.vit.