FERMO – Non è una corsa sull’altro, ma un complesso percorso di organizzazione quello che porta alla prevenzione anti Covid 19. “Intanto prendiamo il buono, due punti territoriali per l’effettuazione di tamponi lungo la Valtenna” sottolinea Stefano Pompozzi, vicepresidente della Provincia di Fermo, l’ente territoriale di cui in questa fase c’è ancora più bisogno.
Che poi, però, aggiunge: “Sono stato chiamato da alcuni sindaci della Valdaso che hanno sollevato una questione: l’assenza di un punto Ddt (i drive in per i test, ndr) lungo la vallata. Immediatamente, dopo averli ascoltati, ho parlato con il direttore dell’Asur 4, Licio Livini”.
“L’aspetto importante – prosegue il vicepresidente – è che l’Asur ha aperto alla possibilità. Ma non in alternativa ai punti di Amandola e Montegiorgio (leggi, la soddisfazione di Lucentini), bensì come tassello in più. Quello che ora però bisogna capire è che necessità ha la Valdaso”.
Livini è staio chiaro: prima monitoriamo i due Ddt che partono questa settimana, poi studiamo i dati della Valdaso e intanto con gli amministratori ragioniamo sul posizionamento.
“Infatti – conclude Pompozzi – ora sta anche ai sindaci accordarsi sull’eventuale posto per i tamponi, considerando che Amandola e Montegiorgio hanno puntato su strutture sportive facilmente raggiungibili. Per la Valdaso si prevede un giorno a settimana, probabilmente tra una decina di giorni”.
r.vit.