ANCONA – Ce l’ha fatta. Gianmarco Tamberi è campione del mondo nel salto in alto. L'azzurro ha vinto la medaglia d'oro con la misura di 2.36 a Budapest. Dietro di lui lo statunitense JuVaughn Harrison e l’amico qatariota Mutaz Essa Barshim, che è stato il primo ad abbracciarlo davanti aa uno stadio in estasi.
"Mi sento un umano che batte i supereroi. Dedico la vittoria a mio padre (ex allenatore, ndr) con cui non parlo da un po'" le sue parole.
Il 31enne marchigiano, a cui il presidente Francesco Acquaroli ha affidato la promozione social della regione, ha saltato 2,36 metri alla prima prova. Medaglia d'argento per il 24enne statunitense JuVaughn Harrison che salta anche lui 2,36 ma al secondo tentativo. Bronzo per il 32enne qatariota Mutaz Essa Barshim con 2,33.
Per l'Italia è la terza medaglia nella rassegna iridata ungherese, la prima d'oro, dopo l'argento di Leonardo Fabbri nel lancio del peso e il bronzo di Antonella Palmisano nella 20 km di marcia.
Per 'Gimbo' è la prima medaglia mondiale all'aperto che va ad arricchire la bacheca con l'oro europeo nel 2016 ad Amsterdam e 2022 a Monaco di Baviera, e quello olimpico a Tokyo 2020 Nel medagliere anche l'oro europeo indoor (2019) e mondiale (2016). Mai nessuno come lui nell'alto. Anche per i festeggiamenti: si è tolto gli scarpini e si è tuffato nella vasca del percorso dei tremila siepi insieme con il vincitore della gara, il marocchino Soufiane el Bakkali. E poi è salito sulle spalle di Barshim, campione olimpico con lui a Tokyo, facendosi portare un pò a spasso tra l'entusiasmo del pubblico.
Tamberi è diventato il secondo azzurro dell'atletica leggera ad aver centrato il 'triplete', Olimpiadi, Mondiali ed Europei. Prima di lui Alberto Cova nei 10.000 metri: nel 1982 l'oro europeo ad Atene, nel 1983 l'oro iridato a Helsinki e nel 1984 l'oro a cinque cerchi a Los Angeles.
