Gianmarco Tamberi ce l’ha fatta. Si è presentato all’ultimo salto appoggiando sulla pista il gesso che cinque anni fa gli tolse il sogno olimpico. Si è allenato senza sosta dopo la ricostruzione del legamento della caviglia e oggi ha vinto. Medaglia d’Oro a pari merito con il qatariota Barshim. I due hanno concluso la gara a pari merito a 2.37 con lo stesso numero di errori complessivi a 2,39 e di fronte al giudice di gara hanno optato per il pari merito.
E lì è esplosa la festa. Tamberi ha iniziato a correre e a saltare, questa volta non in alto. Sono andati tutti ad abbracciarlo, dal co-vincitore agli avversari. E poi le campionesse del triplo. È amato nel mondo dell’atletica, per la sua storia, ma soprattutto per il suo carattere. Un ‘matto’ per tanti, un campione olimpico da oggi per tutti.
Neanche il tempo di finire di esultare, che era già di nuovo in mezzo alla pista per abbracciare Marcell Jocobs, l'italiano più veloce del pianeta, il primo italiano a vincere l'oro alle Olimpiadi nei 100 metri con un meraviglioso 9,80. Due talenti, due sogni che si realizzano, due medaglie d'oro.