MONTEGIORGIO – Non si placa il consigliere regionale Fabrizio Cesetti che al termine della seduta consiliare torna all’attacco dell’Atim e delle scelte legate alla promozione delle Marche affidato a Tamberi.
“Pensavo che il presidente Acquaroli fosse all’oscuro di alcune scelte, a cominciare dalle location, mi sbagliavo. Ha avallato scelte che sono legate a un’altra mia interrogazione in cui chiedevo di verificare il corretto uso dei fondi per promuovere la dieta mediterranea usati dal comune di Montegiorgio, in accordo con partner privati. Speravo che fosse impegnato nella verifica del rispetto dei principi di legalità, imparzialità, buon andamento, economicità, trasparenza, efficienza ed efficacia. Invece, avvalla scelte che promuovono luoghi privati che hanno avuto problemi”.
Come consigliere Cesetti aveva depositato d’urgenza un atto ispettivo “per sollecitare la giunta regionale a impartire disposizioni per impedire la divulgazione dello spot”. Invece l'assessore Brandoni per conto del presidente Acquaroli, ha confermato che il video sarà regolarmente e integralmente diffuso nei vari canali di comunicazione locali, nazionali e internazionali».
“Questo - dice Cesetti - è uno schiaffo al nostro territorio, e in particolare al Fermano, così ricco di bellezze e siti di interesse. L'ostinazione del presidente Acquaroli e la volontà di non voler fare un passo indietro di fronte a un errore così marchiano, di cui a beneficiare è la struttura privata non certo il territorio, dimostra lo stato confusionale in cui è piombato un settore strategico per la nostra economia come quello delle politiche per il Turismo. Un settore ormai dal 2021 ostaggio di un'Agenzia, l'Atim, fortemente voluta dallo stesso Acquaroli, che non solo non ha fatto altro che produrre sprechi di denaro pubblico, - scrive ancora - come documentato dall'inchiesta di Report, ma ha completamente sottratto alla Regione Marche ogni strumento di controllo”.
Per il consigliere, nonché ex assessore al Bilancio, “Atim è un ente che va spazzato via. Presenterò una mozione in consiglio regionale al fine di impegnare il presidente e la giunta a impedire la divulgazione dello spot e a trasmettere gli atti alla competente Procura della Corte dei Conti, che ha già attenzionato Atim, per l'accertamento delle responsabilità per danno erariale”.