GROTTAZZOLINA – Il Food, inteso come ristoranti e bar, è fermo, ma la non la sua solidarietà. Tanti i canali di azione. Da chi consegna pizze in ospedale a chi invece porta pasta alla mensa sociale a chi punta sul dono di sistemi protettivi. Non è facile questo periodo per chi vede la propria fetta di mercato erosa dal Coronavirus, l’impegno sociale però non può venire meno, soprattutto nel mondo che ruota attorno all’azienda e che normalmente da quella terra prende forza.
Due esempi: la Swedlinghaus di Davide Longo che ha seguito alla lettera le richieste dell’Asur di donare materiale e non soldi: “Abbiamo pensato – ha riferito il Ceo della Swedlinghaus, Davide Longo nelle foto – che materiali come guanti in nitrile e prodotti vari per disinfettare e sanificare le stanze degli ospedali e le ambulanze potessero essere molto utili anche perché non di facile reperimento. Ci siamo quindi subito messi all’opera e non senza difficoltà abbiamo acquistato e donato un cospicuo quantitativo”. E dono tangibile è quello di chi, a inizio emergenza, ha subito una doppia beffa, ovvero veder respinta la propria merce dai paesi orientali per il suo nome.
E' il mondo della ‘Pasta Corona’ di Tiziana Corona, imprenditrice a Campofilone. Lei, che con il marito Paolo De Carlonis vive tra uova e farina, oltre che solidarietà, ha preso il camioncino, lo ha affidato al collaboratore-consigliere comunale di Fermo, Cristian Falzolgher, e si è fermata davanti alla porta del Ponte e della Caritas sangiorgese. Dentro, un quintale di pasta normalmente destinata a ristoranti stellati e boutique alimentari. “Un’attenzione e sostegno per chi versa in condizioni di difficoltà, ancor più acuite dal periodo che stiamo vivendo, anche pensando alle ricorrenze pasquali.
r.vit.