MONTEGRANARO – Fatale un break di 12-2 nel terzo quarto. Ma i ‘terribili’ giovani di coach Patrizio hanno ancora una volta dimostrato che la Sutor non è una meteora. Squadra solida quella veregrense e ben allenata. Di fronte c’era il Bramante, una delle corazzate del girone in serie C Gold.
Per venti minuti (37-40) nessuno si accorge della differenza tecnica. E solo il punteggio finale, 76-63, sancisce una differenza che in pochi hanno visto. Bene così, la Sutor può solo crescere e la capacità di alternare gioco fuori con gioco in area è una risorsa che in pochi hanno. Di certo ce l’ha il Bramante che infatti negli ultimi due quarti ha fatto la differenza vicino al ferro, facendo capire anche alla giovane stellina Merlini che è giovane e di strada ne ha da fare. solo che rispetto ad altri, parte già un passo avanti.
La reazione a inizio ultimo periodo è quanto di buono si riporta indietro Patrizio. Perché quando sei a -16 a Pesaro puoi anche abbandonare la barca. E invece, un mini break di 8-0 aveva rianimato tutti, anche sugli spalti.
“Siamo stati competitivi ed era quello che avevo chiesto ai ragazzi, contro una squadra che aveva 92 punti di media a partita, costringendoli a giocare tante volte contro la nostra difesa e conducendo la partita per 23 minuti. Poi abbiamo avuto un calo, più che fisico, mentale e loro sono stati bravi ad accelerare nel nostro peggior momento e hanno meritato la vittoria” le parole di Patrizio.