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Sutor, dura lezione da Rieti. Alla Bombonera applausi solo per il pubblico

30 Aprile 2022

MONTEGRANARO – Povera Sutor (65-86 il finale). Cinque minuti di illusione di poter giocare alla pari contro la Kienergia Rieti e poi il tracollo. Subire un 18-0 di parziale senza che il coach chiami time out è anomalo. Ma anche questo accade dentro la Bombonera. Torna il pubblico, una trentina di ragazzi si posizionano dietro il canestro e animano la sfida che ha sempre un fascino speciale. Alla fine saranno i migliori in campo.

Il calore dei tifosi, l’ottimo inizio di Crespi e la confusione di Timperi illudono il popolo gialloblù. Ma è bastato che la squadra di coach Ceccarelli ricominciasse a girare la palla che l’orchestra cambia direttore. Certo che per Cagnazzo è dura: Montanari è infortunato, Botteghi gioca con la maschera dopo essersi rotto il naso in uno scontro in allenamento con Masciarelli, Alberti è fermo da un mese.

Come se non bastasse i primi dieci minuti di Masciarelli sono abulici, in attacco indifesa, tanto che il coach lo manda in panchina. Cambia poco (15-28 al 10’), ci vuole un sussulto delle seconde linee, Re e Angellotti, per rianimare un sabato pomeriggio che alle 19 sembrava già finito (25-34).

Rieti ogni tanto si ferma a guardarsi allo specchio, si perde tra i suoi passaggi e sbaglia appoggi elementari. Il problema è che la Sutor non riesce mai davvero ad approfittarne a causa di banali palle perse, come quella di Galipò che soffre la marcatura Saladini.

La Sutor dimentica che Crespi in attacco è dominante, è più alto e grosso dei suoi avversari. Il problema è che se fa un canestro, i compagni anziché cavalcarlo finiscono sempre per passare la palla a Masciarelli favorendo i suoi uno contro tutti.

Ma è una Sutor di nuovo reattiva, la bagarre per una volta anima i gialloblù e non li spaventa. Risale come un salmone la corrente con un paio di giocate di Re e torna a meno sette, dopo essere stata doppiata. La zona 3-2 fa male a Rieti, ma Antelli fa ancora più male alla Sutor segnando da tre punti, guarda caso dal lato di Masciarelli che non esce nonostante abbia di fronte il miglior tiratore avversario. E così, tanto per non farsi mancare nulla, perde palla in penetrazione e si chiude così sul 33-45. Che darebbe più di una speranza ai gialloblù.

Ma per rimontare bisogna difendere, urla Cagnazzo, si sbraccia, ma Masciarelli non ci sente e Del Testa ringrazia tirando da libero e segnando da tre per il massimo vantaggio (33-50). Non ci capisce nulla la Sutor, in attacco è confusione totale, che diventa poi scarsa concentrazione in difesa. In un attimo tre bombe reatine, con la palla che passa sempre per Broglia, schiacciano le residue speranze di miracolo. Sono così le grandi squadre, ciniche e capaci di approfittare di ogni debolezza dell’avversario. Ceccarelli in questo è sempre stato molto abile e i suoi lo seguono.

Cagnazzo chiama un nuovo time out, continua a lasciare in campo Masciarelli, anche per assenza di alternative, ma lo 00 ha trovato due atleti molto più forti di lui, Timperi e Testa che non hanno difficoltà a tenere il suo primo passo (35-58 al 25’). Finisce qui il match, nonostante un grande pubblico, perché gli under 18 stipati nello spicchietto dietro il canestro meritano davvero un lungo applauso.

Ah, in realtà c’è ancora il quarto periodo, ma serve solo per le statistiche. Soprattutto quelle di Rieti che migliorano minuto dopo minuto. Quello che i gialloblù non hanno compreso è che in queste partite, ormai perse, si può anche cercare di giocare bene, provare schemi, tentare di costruire azioni diverse rispetto a quelle solite.

L’unica novità è la 3-2 con Masciarelli in punta: visto che non corre se sta di lato e apre voragini nella difesa, Cagnazzo tenta di usare le sue lunghe braccia per coprire un po’ di visuale ai play di Rieti. E il risultato, un mini break che costringe Ceccarelli a cazziare i suoi, dice che forse è la strada giusta in vista dell’ultima di campionato a Roseto e poi, si spera dei playout.

Cagnazzo a tre minuti dalla fine, quando Masciarelli resta con la palla in mano allo scadere dei 24 secondi si siede. Ma non lo cambia. È un messaggio per lo 00: nel bene o nel male la Sutor si salverà solo se lui giocherà come sa, che significa non regalare la palla sulla rimessa per far fare l’ennesimo canestro facile a Antelli, ma significa dare fiducia ai propri compagni scaricando ogni tano una palla quando si è raddoppiati.

Raffaele Vitali

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