MONTEGRANARO – Sconfitta pesantissima per la Sutor. Perché pesa sulla classifica, avevano perso sia Civitanova sia Giulianova. Pesa sulle gambe, visto che è stato giocato anche un supplementare. Pesa sull’umore, perché è chiaro che non basta neppure segnare 91 punti in questo campionato maledetto. Ma pesa soprattutto per come è maturata, con la palla per vincere che per due volte è stata in mano ai gialloblù.
Il problema è che è mancato qualcosa a ogni giocatore. Sarebbe stato bello scrivere ‘un grande Masciarelli trascina la Sutor’, ma nel basket la memoria è molto corta e se perdi i dettagli contano: il fatto che Masciarelli abbia per due volte palleggiato sui piedi nell’ultimo minuto del supplementare vale più dei 29 punti segnati.
Soprattutto perché sono state due palle perse create da solo. L’ultima, dopo che ha tenuto la palla ferma per dieci secondi sui 20 a disposizione per provare a vincere, avrà fatto infuriare coach Cagnazzo, bloccato a casa e sostituito dal pacato Mazzalupi. Che ce l’ha messa tutta, azzeccando molte scelte, inclusa una zona, ma sbagliandone una che poi ha pesato, Crespi in panca e Botteghi in campo negli ultimi secondi del tempo regolamentare.
Proprio Botteghi ha perso il palone che ha permesso a Roma di tornare avanti con una tripla di Murri. Lì Masciarelli aveva fatto il suo dovere di leader, segnando entrambi i liberi e poi Alberti chiudendo alla perfezione la visuale del canestro al funambolico D’Argenzio.
Ma non è bastato, perché nel supplementare Roma non ha mollato, anche dopo la tripla di un impalpabile Korsunov (89-86). Ci ha pensato il canestro di Gellera più fallo commesso Botteghi. Di nuovo pari. Purtroppo Masciarelli è stanco, i tre minuti nello spogliatoio per sciogliere la gamba colpita da crampi l’hanno rimesso in piedi, ma non gli hanno ridato la sua esplosività. Prima una stoppata subita, poi le due palle perse, in mezzo un 2/2 ai liberi che è stata la fiammella della speranza.
Doveva vincerla lui e invece è Botteghi, ancora lui, che si trova in mano per caso, sulla lunetta, il pallone decisivo. È tutto solo, un tiro veloce, lo prende ma il ferro dice no e il tabellone, impietoso, fotografa l’ennesima sconfitta: 91-92. La Luiss Roma esplode, entrano tutti in campo. E dire che la Sutor si è giocata gli ultimi minuti con gli avversari senza il loro faro, Pasqualin. Ma niente, la Sutor non sa vincere.
Tanto ci sarebbe da dire anche sui primi tre quarti che hanno dimostrato ancora una volta, e sta accadendo da alcune settimane, che i gialloblù sono vivi. Oggi è tornato Re. Ha paura, è evidente, ha segnato un buon canestro, ma non incide. Di certo è servito per dare fiato e tranquillità ai compagni. Si sperava in Montanari e invece, solo riscaldamento per lui. come per Di Bonaventura tra gli ospiti, lasciato a riposo e messo in campo come portafortuna nel supplementare, anche se zoppicante.
Meritava di vincere la Sutor? Il sì non è esagerato. Ma per vincere serve anche il giocatore giusto, quello che sa esattamente cosa fare e quando. Questo la Sutor non lo ha avuto. Ma stanno crescendo tutti. Il campionato è lungo, la classifica sempre uguale, la salvezza possibile. Ma quanto fa male questa sconfitta, molto di più di quella con Rieti, perché qui i gialloblù l’hanno persa quasi da soli.
Raffaele Vitali