FERMO - Paolo Nicolai, cosa pensa dell’ipotesi di un supermercato al posto del circolo tennis di via Crollalanza a Fermo?
“Spero che sia una boutade la voce che sta circolando, senza nessuna reale conferma ufficiale, sul trasloco dello storico circolo tennis fermano in altra zona per fare spazio a un supermercato; spesso ho evidenziato le problematiche della viabilità cittadina di quel tratto, ma certamente non credo che si possano agevolare realizzando l’ennesimo supermarket”.
Ma lei crede che ci sia davvero qualcosa di concreto?
“Di certo plaudo alla tecnica comunicativa e social del sindaco, che gioca a farci dibattere sulla pista di ghiaccio di Natale, cercando di autopromuovere quella dicotomia che piace tanto a Calcinaro fra chi vuole, secondo lui, il progresso di Fermo e chi la disfatta. La realtà che con queste querelle inutili si mascherano i veri problemi e le vere strategiche scelte o non scelte che l’amministrazione sta portando avanti”.
Quindi, Nicolai, c’è del vero?
“Quando si parla di Urbanistica è sempre tutto molto complicato”.
Il supermercato proprio non le piace?
“Andrebbe a innestarsi in una zona attaccata a uno dei quartieri più vivaci dal punto di vista del piccolo commercio nella nostra città: Santa Caterina. Con il rischio dell’impoverimento di attività artigianali”.
Come è possibile che un piano di questo tipo diventi azioni politica?
“Spero sia semplicemente un progetto presentato da qualche privato e non preso in considerazione dalla nostra maggioranza comunale”.
Non è una priorità quella zona?
“Certo, ma non si risolvono così i problemi. E poi ci sono troppe situazioni importanti in materia di urbanistica e non solo sono ancora in ballo: onde evitare errori strutturali come fu per l’ex area Steat Santa Lucia, mi permetto di consigliare al sindaco di concentrarsi meno sulle piste di ghiaccio e più su temi come i lotti di Casabianca, su cui dovremmo discutere e decidere con ampia condivisione per il bene del quartiere. O magari della centrale a biometano di San Marco, su cui auspico ci sia stato oramai un freno alla realizzazione senza eventuali contropartite”.