di Chiara Fermani
PORTO SAN GIORGIO - Verona ha avuto la meglio su Grottazzolina con un netto 3-0, in una partita segnata dalle difficoltà per la squadra marchigiana. La sfortuna infatti non risparmia la Yuasa Battery, che già incompleta a causa dell'assenza di Fedrizzi, questa sera ha dovuto subire un ulteriore colpo: l'infortunio del bomber Petkovic durante il riscaldamento della sfida contro Verona, pare si tratti di uno stiramento all'addome.
Questi i parziali del match: 19-25(31’), 23-25 (31’),15-25(25’).
Nonostante il supporto caloroso del pubblico di casa, Grottazzolina ha faticato a contenere l'inarrestabile Keita, protagonista assoluto della serata è lui l'MVP del match. Verona ha avuto vita facile, dominando la partita, anche se la squadra di coach Stoytchev ha rischiato qualcosa nel secondo set, quando Grottazzolina ha dissipato un prezioso vantaggio.
Coach Stoytchev ha schierato Abaev in regia con Jensen opposto, Keita e Dzavoronok in banda, Vitelli e Cortesia centrali e D'Amico libero. Dall’altra parte, coach Ortenzi ha risposto con Zhukouski in diagonale a Cvanciger, Tatarov e Antonov in posto quattro, Demyanenko e Mattei al centro, con Marchisio libero.
CRONACA:
Verona apre il match con due primi tempi di Cortesia e Vitelli, ace di Jensen per il 2-5; Demyanenko riavvicina Grottazzolina ma Abaev serve vincente per il 5-8. Scaligeri in controllo del vantaggio, Keita in pipe e a muro imperversa ed è 8-12, con Ortenzi che si rifugia in time out. Due volte Cvanciger ed Antonov in pipe per il 11-13 con Stoytchev che si rifugia in time out; Grottazzolina non molla ed impatta a quota 16 con Tatarov a chiudere una lunga e spettacolare azione di contrattacco. Keita e Dzavoronok riportano Verona sopra di due, Ortenzi si gioca la carta Schalk; il 16-20 di Keita è un diagonale impressionante (il maliano finirà il set col 100% in attacco), la Yuasa non riesce ad uscire dalla rotazione e per la Rana chiudere diventa una formalità, 19-25.
Due ace di Cvanciger permettono alla Yuasa di portarsi in vantaggio 4-2, impatta però subito Verona a quota 6; Keita si conferma inarrestabile, ma anche il giovane Cvanciger prende fiducia e Grottazzolina si riporta sopra 14-11 con Stoytchev che inserisce Sani per uno spento Jensen. Dentro anche Zingel per Cortesia, la Rana beneficia degli avvicendamenti e si rifà sotto, impattando sul 17 dopo una dormita generale sul campo grottese. Proprio Sani in diagonale per il vantaggio scaligero, doppio ace di Dzavoronok a segnare il 18-21. Per l’ennesima volta Grottazzolina si morde i gomiti per aver dilapidato un ampio vantaggio, ma non molla e con l’ace di Antonov seguito dal muro di Tatarov reimpatta a quota 22. Arriva anche la murata su Keita, ma giusto per ribadire quanto la fortuna abbia deciso di voltare le spalle alla Yuasa, la maglia di Zhukouski sfiora la rete e Sani immediatamente dopo pesca la riga con un ace. La chiude, manco a dirlo, Noumory Keita, marziano, più che maliano.
L’avvio di terzo parziale è in equilibrio, con Dzavoronok ad imperversare in attacco e l’ace di Abaev a concedere il vantaggio a Verona. Il primo doppio vantaggio per la Rana arriva sul 8-10 con un attacco out di Cvanciger, comunque tra i migliori oggi al suo esordio da titolare in Superlega poco più che ventenne. Sani batte corto e fa +5 per i veneti, 8-13 con tre ace praticamente identici tra loro; decisivo l’impatto sul match del numero 11. La facilità di attacco di Keita è impressionante, allunga Verona che se lo può godere per il 11-16; arriva anche l’ace di Abaev, confermato dal videocheck, e la Rana volta sul 11-20. Il primo punto in Superlega di Schalk è una delle poche cose rimaste da raccontare sino alla chiusura del match, con Stoytchev che inserisce anche Spirito e la gara che scivola via sul 15-25.
Nota positiva di questa settimana è stata la visita che la crew di coach Ortenzi ha ricevuto ieri, quella di un tifoso molto speciale: il giornalista Leo Turrini, giunto nelle Marche in occasione del Festival Storie, ma che è voluto passare al PalaSavelli per salutare e dare il suo in bocca al lupo alla Yuasa Battery Grottazzolina, alla vigilia della terza giornata di Superlega.
Rivolgendosi alla squadra dice: “io ho scritto la biografia di Velasco – e indicando coach Ortenzi prosegue – vorrei scrivere la sua un giorno. Io sono convinto che ci salviamo, seguite gli insegnamenti di questo “Velasco” arrivato dalla periferia e penso che la bellissima storia che incarnate, potrebbe diventare ancora più bella con la conquista della permanenza in A1, sono fiero di essere amico della vostra società e vi prometto che farò il tifo per voi”.