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Superlega. Intervista a Lavia, stella di Trento: "Yuasa ricca di giovani, questa stagione gli serve per capire dove lavorare"

31 Ottobre 2024

di Chiara Fermani

PORTO SAN GIORGIO - Mancano solo due giorni a uno dei match più attesi di questa stagione, da tutti gli appassionati di volley. Domenica 3 novembre, alle 18, i padroni di casa della Yuasa Battery si scontreranno contro una delle squadre in vetta alla classifica della SuperLega, i campioni d'Europa del Trentino Volley, una delle pretendenti più accreditate per lo scudetto, insieme con Perugia.

Già solo giocarci contro è motivo di orgoglio, ma la compagine grottese, ancora senza Fedrizzi e Petkovic, dovrà combattere duramente contro una squadra che non ha bisogno di presentazioni e che tra le sue fila ha il talentuoso schiacciatore della Nazionale Italiana, Daniele Lavia 

Lavia è uno dei volti più brillanti e determinati della pallavolo italiana, classe 1999, ha già scalato le vette del volley mondiale grazie a una dedizione e una passione fuori dal comune. Con la maglia di Trento e con quella azzurra, ha conquistato traguardi importanti, dimostrando ogni volta il suo amore per la pallavolo e per il suo Paese. A pochi giorni dall'ascesa in SuperLega, coach Massimiliano Ortenzi ci confidò in un'intervista, che tra gli atleti della massima serie, Lavia è uno dei suoi preferiti, "lui è l'espressione della pallavolo". Lo abbiamo intervistato in vista del match di domenica.

Lavia, lei è tra i giocatori più giovani a ricoprire un ruolo fondamentale nella nazionale italiana di volley. Come vive la pressione e la responsabilità di rappresentare l'Italia?

“Con il grande orgoglio di poter rappresentare ogni volta il nostro Paese nel mondo e con la responsabilità di doverlo fare sempre al meglio perché portiamo in giro non solo il nome del nostro movimento pallavolistico ma anche quello di un’intera Nazione. Ammetto però che durante le partite penso poco a tutto questo, proprio perché devo rimanere concentrato sulla singola azione di gioco”.

Trento è diventata la sua seconda casa. Come Grottazzolina, ma più in grande, anche Trento ha una forte connessione con il territorio e i suoi tifosi, quanto aiuta giocare in una città che vive di pallavolo?

“Trento è l’ambiente ideale per poter giocare a pallavolo perché unisce tanti fattori utili a stare bene: c’è una società seria e attenta, c’è un pubblico fedele ed appassionato che non ci abbandona nemmeno quando stiamo perdendo e che alla fine ci applaude anche quando perdiamo. Qui sto benissimo, ecco perché ho rinnovato volentieri il mio contratto”.

Lei ha più volte parlato di quanto sia importante il benessere mentale. Quanto conta, specie a questi livelli, allenare la mente, oltre al fisico?

“È fondamentale per ogni sportivo, perché il corpo risponde meglio agli stimoli del cervello se la mente è libera e soprattutto sicura di quello che vuole fare. Bisogna però anche ricordarsi che siamo fortunati e privilegiati a poter fare questa attività ad alto livello; non dobbiamo mai dimenticarcelo per poter vivere il tutto con la giusta dose di tranquillità e leggerezza”.

Cosa pensa e quali consigli darebbe ai giovani talenti della Yuasa Battery come Tatarov, Cvanciger o Schalk che hanno da poco esordito in Superlega a causa anche degli infortuni di Fedrizzi e Petkovic?

“La SuperLega italiana è il campionato più bello e difficile del mondo, quindi già il fatto di poterci giocare è un modo eccezionale per migliorare le proprie qualità e capire quali siano gli aspetti su cui dover lavorare di più per migliorare. Ho avuto la loro stessa fortuna, esordendo molto giovane a Ravenna; non tutte le cose riescono subito semplici ma non bisogna perdersi d’animo perché qui c’è la possibilità di investire sul proprio talento, avendo la mentalità giusta”.

Ha avuto modo di giocare con qualcuno della rosa di Grottazzolina o conosce qualcuno di loro?

“Conosco bene Antonov, Marchisio, Fedrizzi, Mattei e Zhukouski, perché spesso ci siamo trovati come avversari sottorete; sono giocatori di esperienza che possono far crescere Grottazzolina. Sono contento che una realtà storica come questa, che è stata spesso protagonista in Serie A2, sia arrivata in SuperLega e stia provando a dire la sua anche nel massimo campionato. È una bella storia che la pallavolo italiana regala al mondo”.

Vincere dà sicurezza, perdere alimenta la voglia di riscatto, domenica si scontreranno queste due sensazioni. Come si sta preparando Trento per questo match?

“Ci siamo preparati con grande cura ed attenzione, un po’ perché vogliamo immediatamente tornare a vincere dopo il ko interno con Perugia e poi perché giocare in trasferta contro una neopromossa non è mai semplice, visto l’entusiasmo ed il vigore con cui sta affrontando questa prima parte di campionato. Il nostro focus è sul gioco che dovremo riuscire a sviluppare ma anche sulla continuità che ci serve in tutti i fondamentali per riuscire ad avere la meglio”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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