Il sindaco: "Siamo il paese della creatività, dell'ingegno e anche della sofferenza".
di Raffaele Vitali
MONTAPPONE - "Per un ricevitore una vincita del genere nella propria tabaccheria è una soddisfazione enorme, come per un giornalista scrivere un articolo molto importante. Qui avevamo avuto due 5 e un 4 superstar, ma mai una vincita del così. Ho quasi tutti clienti locali, quindi ..". E' pieno di gioia Gianmario Mennecozzi, il titolare della tabaccheria di Montappone 'Serio Tulliani', affollata di persone, dopo la notizia della vincita da 156 milioni di euro con una giocata da 2 euro.
Alla ricevitoria si sono riversati in molti stasera dopo che in paese, 1.600 abitanti, si è diffusa la notizia della mega vittoria. ''La vincita al Superenalotto è per Montappone come una favola: sono senza parole, perchè una cosa del genere capita in uno spazio temporale pazzesco'' commenta il sindaco Mauro Ferranti che non nasconde l'emozione. "156 milioni di euro al Superenalotto è una cifra che non si riesce a pronunciare per quanto è importante - aggiunge -: la fortuna oggi è atterrata da noi, portando una ventata di ossigeno che potrebbe significare anche un cambiamento".
Montappone è riconosciuta nel mondo come la capitale del cappello: poco più di 1.600 abitanti, che se avessero giocato tutti insieme quella combinazione avrebbero vinto circa 86 mila euro a testa, come ha calcolato il docente universitario, montapponese doc, Emanuele Frontoni. "Siamo il paese della creatività, dell'ingegno e anche della sofferenza - continua il primo cittadino, che non dimentica l'impatto che la pandemia sulla comunità e sulle imprese - e questa vincita rompe tutti gli schemi, anche per come si è materializzata: mi auguro in un ritorno anche per il paese, qualche investimento da chi ha fatto la vincita".
Ferrante ammette di non essere un giocatore ("ma forse questa vincita è anche un segnale a provare qualcosa") e non ha alcuna idea di chi potrebbe essere il fortunato. "Spero che quei 156 milioni siano andati a una persona perbene e che ha bisogno - dice -. Il fatto che sia stata giocata una schedina da 2 euro credo non sia opera di sistemisti, una cifra così piccola se la gioca una singola persona". Il sindaco però non esclude che il vincitore possa essere forestiero: "In un paese come il nostro, non è detto che sia del posto, c'è tanta gente di passaggio".
Ma l'auspicio è uno solo: "Spero che abbia vinto una persona che sappia quello che significa la sofferenza e un domani possa pensare a chi sta peggio, garantendo un aiuto, e magari anche fare un investimento in paese o per il paese. La mia speranza è proprio questa - conclude il primo cittadino di Montappone -: i soldi sono talmente tanti, che se non si ha un equilibrio e una preparazione rischiano di fare un brutto effetto, ecco perché spero in una brava persona, che se lo merita e sia in grado di pensare al prossimo".