FERMO – Sorride Micol Lanzidei. “L’entusiasmo cresce di anno in anno”. È davvero felice perché “abbiamo vissuto settimane al cardiopalma dopo la scelta di portare da due a tre serate la stagione teatrale”. Settimane di prenotazioni, abbonamenti, cambio posto, novità. E alla fine, il sorriso perché il teatro dell’Aquila come sempre offrirà un colpo d’occhio d’eccezione agli attori.
“Il nostro coraggio è stato premiato: abbiamo aumentato gli abbonamenti del 25%. Da 903, erano stati 620 nel 2022, ai 1127 di questa stagione. Un successo strepitoso”. Nove spettacoli più quattro fuori abbonamento per il teatro dell’Aquila che con la terza recita può davvero accontentare tutti, da chi voleva un posto migliore fino a marzo a chi sognava un biglietto non nei buchi rimasti, ma scegliendolo al meglio.
Procede bene anche la vendita dei biglietti. “In testa c’è La Locandiera con 400 biglietti, poi ‘Aggiungi un posto a tavola’, ma vanno bene anche le Bollicine di Max Giusti”. La serata con più abbonati è la prima con 424, poi 411 e 292 in terza serata.
“L’opera conferma i suoi abbonati, 212. E abbiamo tante prenotazioni per l’anteprima scolastica tra Classico, Montani e Artistico. Scuole protagoniste anche in tre spettacoli di prosa, con tanto di incontro con regista, con un accesso a prezzo di favore” aggiunge l’assessora.
“Sono i numeri che immaginavamo. Partivamo da un record e quindi non è mai semplice fare meglio. Abbiamo anche spinto tanto a livello di promozione. Il nostro è un teatro in cui tra ottobre 2023 e giugno 2024 sono passate 50mila persone tra spettacoli, saggi, convegni, presentazioni di libri. È davvero il contenitore sociale per la comunità, dove si nutre l’anima”. E tutto questo senza considerare le visite dei turisti.
Se l’assessora mette l‘entusiasmo e la competenza, il sindaco Paolo Calcinaro porta la volontà politica: “Noi investiamo. Ovvio che non possiamo fare pari, tra uscite e incassi, ma ci apriamo alla cittadinanza, non solo di Fermo. L’anno scorso ci siamo resi conto che con 900 abbonati era impossibile crescere, perché i posti rimasti non erano appetibili per una stagione intera. Abbiamo fatto un regalo a chi ama il teatro. Investiamo e siamo certi che ora si avvicineranno anche nuovi sponsor” aggiunge il sindaco.
“Abbiamo comuni della provincia che vedono il nostro teatro come riferimento e noi con piacere li ospitiamo. Penso al musical made in Torre San Patrizio, Il Borgo di Petritoli e altri che portano la loro danza, da Civitanova a Corridonia che hanno scelto il nostro grande palco”.
Non va dimenticato che quando lavora il teatro, lavora anche il centro storico per il pre e il post spettacolo. E poi gli alberghi e i b&b con le produzioni. “Il nostro è un centro storico, come tanti fragile dal punto di vista economico, il teatro destagionalizza”. E finalmente c’è anche un locale, il Grande Amore, che con il tagliandino del teatro garantisce uno sconto nel giorno dello spettacolo. “La speranza è che faccia scuola. Speriamo che sia davvero un esempio, noi siamo sempre pronti ad accogliere le iniziative” ribadisce Calcinaro.
Partner fondamentale resta l’Amat guidata da Gilberto Santini che in una frase riassume il pensiero legato ai 1127 abbonati: “Mi unisco alla felicità per la risposta imperdibile del pubblico”. Nella gioia, c’è anche spazio per un momento intimo: “L’’ultimo pensiero va ad Antonella Natale, l’avvocata appena scomparsa, storica abbonata del teatro, che aveva pur malato affidato il suo rinnovo a Silvia Remoli, consigliera e amica personale, perché per lei ‘il teatro era vita e speranza’. Ci mancherà”.