di Raffaele Vitali
PORTO SANT’ELPIDIO – La città delle spiagge libere è sempre più sicura. Partono dal tratto vicino al Saxa Beach gli angeli in rosso con una simulazione di salvataggi. “Non abbiamo scelto a caso questo chalet, è un luogo che sta crescendo e che con il suo titolare investe” sottolinea Teresa Scriboni, referente Confcommercio presentando Cristiano Recanati.
Per il secondo anno la serenità dei bagnini è affidata al capo bagnino Stefano Olivieri e alla ‘Costa sicura’, la cooperativa che gestisce il salvataggio nelle tante spiagge libere elpidiensi. Un appalto da 90 mila euro vinto dal team che è un riferimento in Abruzzo. Giorgia, volto sorridente, polo bianca e pantalone blu, è la referente sul territorio: “Per il secondo anno siamo qui e oltre alle spiagge libere abbiamo ora in gestione un paio di spiagge private”.
Da questa estate un nuovo mezzo è in dotazione dei bagnini elpidiensi, la tavola sup, che non conosce onde e permette salvataggi rapidi ed efficaci. A questo si aggiungono il classico pattino e la capacità di ogni singolo bagnino. E sono 20, uomini e donne, quelli che si muovono lungo i sette chilometri della costa di Porto Sant’Elpidio.
“Come società gestiamo 180 bagnini di salvataggio che operano in altri 5 comuni” aggiunge Giorgia. Ascolta il vicesindaco Daniele Stacchietti: “Non solo garantiamo la sicurezza, oggi siamo qui ed educhiamo partendo dai più piccoli. Il mare è una delle risorse più importanti del territorio. Il servizio di salvataggio non è un orpello o un obbligo legislativo, è una necessità di tutela e salvaguardia di ogni cittadino e turista. La cooperativa è efficiente, credo e spero che si cresca ogni giorno. Andare bene significa non ricordare tragedie e comunque incidenti. Di difficoltà ne abbiamo già passate tante e ci bastano, ora vogliamo una estate serena”.
Teresa Scriboni si presenta con un grande cartellone con le regole appese in ogni stabilimento. Sono utili, semplici, perfette per ogni età: “Regole d’oro su quello che non si deve fare: non entrare in acqua dopo aver mangiato; non entrare in acqua dopo aver passato ore al sole, il cambio di temperatura può provocare uno choc; ascoltare gli assistenti bagnanti, che hanno la divisa rossa; non entrare in acqua se non sai nuotare, le boe bianche segnalano il limite delle acque sicure; non usare il materassino con le onde e al largo; quando si sente freddo uscire dall’acqua”. E tante altre, ce i bambini delle colonie ascoltano.
“Spiegare ai più piccoli i comportamenti giusti è fondamentale, soprattutto sapendo che il mare farà parte della loro vita” ribadisce Stacchietti. La comandante Simona Gentile, che a settembre salperà per altri lidi dopo l’importante tappa della sua carriera alla guida del Circomare di Porto San Giorgio: “Questa amministrazione mette ogni anno attenzione. Non è, un obbligo, ma qui ci tengono in particolar modo. Quindi grazie anche alla Scriboni, con cui collaboro costantemente, una donna piena di passione e professionalità che ha puntato sula formazione degli assistenti ai bagnanti. Lavoreranno con professionalità, ne sono certa. Ricordate – ribadisce la comandante rivolgendosi al gruppo di salvataggio - che svolgete un servizio importante pieno di responsabilità. Sono gli occhi sul territorio anche della Guardia costiera, ci danno la possibilità di intervenire in caso di necessità”.
Le spiagge libere, a Porto Sant’Elpidio, coprono il 40% della costa, praticamente 3 chilometri e da oggi sono sorvegliate da quasi tutti ragazzi del luogo: “Quando recluto cerco ragazzi e ragazze del luogo perché conoscono meglio la loro spiaggia” conclude il capo bagnino.
