SERVIGLIANO – “Mi reputo un artigiano e non un intellettuale, sono convinto che il teatro sia espressione dell'umanità e non qualcosa di effimero e superficiale. Il teatro per me è energia, condivisione, coesione, ascolto, forza, grande fatica ed estrema umiltà. Faccio teatro perché è un mio bisogno, per generosità o per donare qualcosa. Ma cosa dare? Se stessi? Sì! A condizione di essere se stessi”. Questa la visione di teatro di Roberto Rossetti, poliedrico attore fermano, che debutta il 22 aprile, alle 21.15, a Servigliano con “L’Artigiano del Teatro”.
Uno spettacolo che racconta i tanti personaggi e le numerose esperienze artistiche della sua carriera. Una specie di medley che richiede una grande capacità espressiva e recitativa. Rossetti interpreta un testo che ha lui stesso scritto, insieme con la Compagnia della Marca, e così chiude il Festival Storie, diretto da Manu Latini, che si appresta a vivere una nuova ed entusiasmante stagione, ampliando il raggio di azione grazie al coinvolgimento anche di alcuni communi maceratesi oltre agli storici Belmonte Piceno, Montappone, Montefalcone Appennino, Santa Vittoria in Matenano e, appunto, Servigliano. Collaborazione della locale Pro Loco.
“L’artigiano del Teatro” ripercorre le oltre duemila repliche con i più grandi musical allestiti in Italia che hanno visto sul palco lo stesso Roberto Rossetti, da “La Bella e la Bestia” a “Zorro”. “Un attore è veramente libero quando può fare tutto ciò che ha immaginato. L’espressione in scena dovrebbe essere il risultato dell’equilibrio tra il nostro universo mentale, il nostro mondo affettivo e il nostro corpo, nel rapporto con gli altri. È questo equilibrio che dà un senso e una misura alle parole, ai gesti, alle emozioni” conclude Rossetti.
Posto unico a 12 euro, ridotto a 8: info e prenotazioni allo 0734.632800 - 0734.710026).