CIVITANOVA MARCHE - “Una piccola delegazione commerciale, ma non è scontato e non è poco che questi buyer siano qui. Rappresentano mercati tra loro molti diversi e interessanti. Il Sudafrica, il più rappresentato, è un Paese che può diventare nuovo partner commerciale per il nostro territorio, come già all'ultima edizione del Micam si era percepito. Che si siano mossi buyer da Giappone è Taiwan è importante, in considerazione di quanto sia recente il venire meno delle restrizioni di viaggio in quei Paesi”. Le parole di Francesca Orlandi, presidente dell’azienda speciale Linea, che segue il comparto moda delle Marche, sono la prova che ‘poco’ è sempre meglio di niente.
Il poco è la delegazione dei buyer che la Camera di Commercio ha portato nelle Marche con il sostegno della regione e dell’Ice. Una piccola delegazione ma di qualità. Due giorni di incontri B2B per 24 imprese marchigiane, di cui 13 fermane, dedicati alla promozione dei campionari.
È stato anche il debutto per l’assessore Andrea Maria Antonini, che ha preso il posto di Mirco Carloni: “Una iniziativa concreta per consentire alle imprese di avviare nuovi contatti e nuovi scambi commerciali, che va ad aggiungersi in modo coerente e strategico ad altri strumenti messi in campo dal governo regionale in collaborazione con i vari enti. Penso – conclude Antonini – a fiere di carattere internazionale, matching virtuali, processi di digitalizzazione e di trasformazione tecnologica”.
Tra le imprese anche diverse del mondo artigiano, seguite passo passo dai vertici della Cna, dal presidente Paolo Silenzi ad Andrea Caranfa, referente Federmoda, che ha puntato sul ruolo dell’Africa: “È cresciuta la richiesta di beni di migliore qualità e design. Questo cambiamento nelle abitudini di acquisto africane ha dato un impulso alle vendite del segmento dei marchi di moda e offre vaste opportunità per investitori, produttori e professionisti”.
Fare è sempre un bene. E uomo del fare è Gino Sabatini, numero uno camerale: “Non abbiamo tempo da perdere e occorre cogliere ogni opportunità per far conoscere le nostre produzioni di eccellenza; si tratta non solo di prodotti di antica tradizione e alta qualità ma di lavorazioni spesso sostenibili dove la padronanza del know-how è supportata dall’impiego delle nuove tecnologie, fatto che rende i prodotti marchigiani apprezzati nel private label e anche dai più famosi marchi della moda internazionale del lusso”.
I buyer sono stai conquistati dal poter, dopo tanto tempo, toccare pelli e prodotti, inclusi i cappelli di Montappone: “Buyer che ancora non conoscevano il mercato italiano e marchigiano e che sono rimasti colpiti dall'alta qualità di quello che avevano davanti e che proseguiranno a studiare virtualmente, anche grazie alla piattaforma dell'Agenzia ICE Fiera Smart 365”.
Tutti soddisfatti i partecipanti, come ribadisce Paolo Mattiozzi, che di Cna Federmoda è presidente regionale, e come sottolinea Francesco Silvestri per Ice: “Mercati come quello sudafricano hanno grandi potenzialità. All’iniziativa hanno partecipato buyer alla ricerca di prodotti per grandi retailer o da ribrandizzare con il proprio marchio”.
Hanno preso parte all’incontro per il Fermano le aziende Atum, Fiorangelo, Manifattura fermana, Marini Silvano, Sorbatti, Bag, Mirco Carelli, Florens, Axis, Fontana Shoes, Linea Italia Calzature, Loriblu, Cipolletti.