FERMO - Il Subbuteo, ossia il calcio in miniatura che ha appassionato le giovani generazioni di ragazzi negli anni ’70 e ‘80, è ancora vivo e vegeto. Lo dimostra la nutrita partecipazione che si è avuta domenica scorsa a Perugia al torneo a coppie “Yankee ’46. World Cup 1946, il mondiale mai giocato”, organizzato dall’Old Subbuteo Club “Etrusco”. Come sempre grande fantasia nel titolo del torneo dal momento che il mondiale del ’46, per l’appunto, non è mai stato giocato. Eppure, tante nazionali si sono scontrate sul campo e i giocatori del Subbuteo Club Dynamo Fermo, Carlo Pagliacci e Andrea Giammusso, hanno indossato rispettivamente le divise dell’Italia e del Cile facendosi valere tra agguerriti avversari provenienti da diverse regioni italiane. “È divertente giocare a Subbuteo, inutile negarlo… c’è dentro sicuramente la passione per il calcio e l’illusione di sentirsi giocatore e allenatore al tempo stesso, e poi quel senso di fanciullezza che ritorna, e che forse non se n’è mai andato via e che il Subbuteo consente di riscoprire”. A parlare è Pagliacci che, con l’Italia, ha sfiorato la vittoria venendo eliminato in semifinale dal Messico nel girone A. Sugli scudi, invece, è finito Giammusso che, nel girone B, ha vinto il torneo con il Cile sconfiggendo in finale la Bolivia. “Passata l’estate, e superata, speriamo, l’emergenza covid, torneremo ad incontrarci presso la sede del nostro club, nella sala polivalente di Santa Petronilla” dichiara Giammusso che, del club, è anche il referente. “Chi vuole tornare a giocare a Subbuteo è il ben venuto, così come chi vuole semplicemente scoprirlo: è un modo piacevole per stare insieme divertendosi e giocando. Cosa che, nonostante l’età, riusciamo a coltivare con passione e, perché no, qualche riconoscimento anche importante”. L’appuntamento è per tutti i venerdì, dopo cena, a cominciare dal prossimo mese di ottobre.