PORTO SAN GIORGIO - Le parole hanno un significato. Lo hanno fatto capire bene gli alunni dell’Isc Nardi intervenendo al teatro di Porto San Giorgio durante l’incontro con le criminologhe e o psicologhe Margherita Carlini e Antonella Ciccarelli.
Un momento voluto dal Comune sulle per affrontare il tema della violenza di genere. Introduzione affidata agli assessori alla Cultura e all’Istruzione Carlotta Lanciotti e Marco Tombolini insieme con il sindaco Valerio Vesprini. “Il nostro compito è agire sulla prevenzione” hanno ribadito.
“Questo incontro – prosegue Lanciotti - vuole essere di spunto per un’ampia riflessione. I giovani hanno avuto modo di intervenire dalla platea e porre domande alle ospiti proseguendo gli incontri iniziati in occasione del 35 novembre”.
I ragazzi hanno raccontato di episodi di violenza vissuti sul lungomare o vicino alla propria casa. Momento di paura, ma anche di consapevolezza che c’è molto da fare. “Non dobbiamo mai dimenticare che le parole possono fare male, non bisogna mai dimenticare il rispetto” ha aggiunto il presidente Roberto Vespasiani stimolato dalla giornalista del Carlino, Angelica Malvatani
Toccante il momento in cui la Carlini, la criminologa ormai volto noto delle trasmissioni televisive, ha letto dei passaggi di quello che scriveva Giulia Cecchettin per descrivere il modo in cui Turetta la pressava, ne limitava la libertà. Di una cosa le due ospiti sono certe, il cambiamento ha bisogno dei giovani, quelli della Nardi da oggi hanno qualcosa in più su cui riflettere e crescere.