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Studenti da smart cities: al liceo Scientifico Tred è nata la Fermo del futuro. Sensori, pannelli solari e robot costruiti dai ragazzi

12 Giugno 2023

FERMO – La smart cities made in Liceo Scientifico Calzecchi Onesti è pronta. Si chiude così il primo anno del Tred, il liceo in quattro anni che ha come obiettivo quello di proiettare gli alunni verso la transizione ecologica e la digitalizzazione.

“Un progetto di robotica che ha partecipato a una iniziativa italiana che ha permesso di confrontarsi con numerose scuole. Un progetto apprezzato” spiega il professore di informatica Daniele Ticchiarelli che ha seguito passo passo il lavoro, insieme con la collaborazione dei colleghi e della dirigente Marzia Ripari

Tre gli alunni in prima linea: Andrea Giammaria, Carlotta Macerata e Leonardo Talamonti. “Ma in realtà è stato un lavoro di classe. Ognuno – spiegano – ha lavorato su un pezzo della città. Ci siamo mossi tra sensori, motori, attrezzi e cavi di ogni genere, oltre a pc per i calcoli che hanno permesso di costruire i robottini funzionali”.

Base di tutto un pannello di compensato. Immancabile l’hotel fatto in forex, materiale leggero e lavorabile. All’interno, “Anzi all’esterno perché tutta la tecnologia doveva essere a vista per poter essere studiata”, tanta elettronica: dai bottoni per aprire la porta, ai sensori per la luminosità che rilevano se è notte o giorno per far accendere i led. “Un sensore di umidità che rileva se piove o meno, così da far chiudere le finestre in automatico” spiegano gli alunni.

Attenzione anche alla sicurezza: “C’è un sensore di gas, per rilevare eventuali perdite, che fa scattare poi una ventola e fa partire l’allarme. E il sensore di movimento per far accendere le luci in caso di passaggio”. Infine, per l’albergo, un sensore di umidità nel terreno per la gestione del giardino e la sua irrigazione. Sistema replicabile per tutte le zone della città

Altro spazio creato è quello del parcheggio, con sbarra e sensori. “C’è poi l’alimentazione della città, con un grande impianto fotovoltaico realizzato in forex, legno, viti e collanti. I sensori e il robot mi permettono di indirizzarlo verso il sole, cambiando i gradi”. Non serve l’operatore ma si muove in base a dove va la luce in automatico.

Infine la macchina a guida autonoma che segue una pista macchina realizzata in compensato tagliato con il laser. Anche in queto caso schede Arduino, cavi, sensore a ultrasuoni che rileva gli ostacoli e il sensore a infrarossi. “Sono cinque e permettono di rilevare la pista su cui muoversi”. Ultimo step, che entrerà nel prossimo anno, è il braccio meccanico.

“Servono più competenze per inseguire la transizione ecologica e digitale. Da qui l’uso di energie rinnovabili, fondamentali per il Pnrr. Il sole non può essere però essere l’unica fonte. Ne parleremo il prossimo anno” prosegue il professore che ammette di aver trovato davanti a sé una classe molto propositiva e tecnicamente preparata.

È cambiato l’approccio alle scienze applicate Tred, una didattica diversa. Ragazzi dotati e grande impegno. Colleghi pronti, aziende che hanno fornito attrezzature. Tutta la classe impegnato. Un avvicinamento ai materiali per poi analizzare i fenomeni, metodo un po’ montessoriano”.

Ascolta orgoglioso il sindaco Paolo Calcinaro, che ha tagliato il simbolico nastro della città smart: “Mi piace questa connessione tra soluzioni e vantaggi che si ottengono. Dove incide la soluzione? Sicurezza? Contenimento sprechi con risparmio energetico? Si capisce bene in quanti settori si può incidere. In Comune ancora si gira per spegnere le luci rimaste accese nelle stanze. Dobbiamo andare verso questi rimedi”.

Uno dei prossimi step sarà realizzare un’App che analizzi i dati ricevuti dai sensori. “Il tutto lo abbiamo fatto superando ogni volta il fallimento, perché era normale sbagliare. Ogni errore è diventato uno stimolo” conclude il professore.

Finisce così l’anno scolastico del primo Tred, una classe andata oltre le aspettative che ha saputo fare squadra. Ed eccoli gli autori di questo progetto che ha fatto brillare il Tco in giro per l’Italia: Matteo Cittadini, Agnese Palmieri, Leonardo De Grazia, Sofia Curi, Giulia Suriano, Cristian Chittani, Ilaria Speranza Minnoni, Zainab Arare, Siyar Sabrine, Mattia Del Moro, Tommaso Cocciarini, Janis Scatena, Aurora Mancini, Kledio Agalliu. 

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