di Francesca Pasquali
FERMO - È rimasto sul marciapiede di viale XX Settembre per più di due ore, Paolo Sansolini. Disteso a terra, coperto da un telo celeste.
È morto stamattina verso le 9, a 52 anni, stroncato probabilmente da un malore. Quando l’ambulanza della Croce Verde è arrivata, per lui non c’era più niente da fare. Vani sono stati tutti i tentativi di rianimarlo. L’uomo di Fermo è morto sul colpo poco dopo il curvone, uscendo dal centro.
Stava camminando, quando si è sentito male, ha raccontato una donna che si è trovata sul posto. Dovuti alla caduta i lividi che i sanitari gli hanno trovato addosso. Poco dopo, sono arrivati carabinieri e vigili urbani, oltre al vicesindaco Mauro Torresi.
Il corpo senza vita, coperto dal telo, è rimasto a terra a lungo, sotto gli sguardi dei passanti e di chi scendeva o saliva dagli autobus che lì hanno la fermata. La parte di marciapiede dov'era adagiato il cadavere è stata transennata col nastro bianco e rosso, ma prima che il carro funebre arrivasse per portarlo via sonopassate due lunghe ore.
I carabinieri hanno rintracciato i famigliari dell’uomo. Che sulla carta d’identità, come indirizzo di residenza, aveva segnato via dell’Arcobaleno. Era attivo nella parrocchia di Santa Petronilla.
Al Ponte, l’uomo morto stamattina lo conoscevano. S’era presentato da loro nel 2014. Alla mensa dell’associazione aveva mangiato per un annetto. Da anni però non aveva più bisogno di assistenza, si era organizzato.
Un’esistenza finita sotto il cielo grigio di una mattina di inizio aprile.