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Striscioni e parole, le donne non arretrano: "La 194 va applicata, troppi medici obiettori al Murri"

6 Marzo 2021

FERMO – Di nuovo in strada, di nuovo ‘armate’ di striscioni e megafono, di nuovo pronte a lottare per difendere un diritto, quello all’applicazione della legge 194. Le donne del movimento "molto più di 194" hanno manifestato nelle principali piazze delle Marche e anche dell’Umbria.

Questa volta, a Fermo, non più in piazza del Popolo ma l’ingresso dell’ospedale Murri. Un luogo simbolico, di fronte al nosocomio dove è impossibile interrompere una gravidanza, visto che tutti i medici sono obiettori.

“Il nostro è stato un flash mob per ribadire i diritti negati delle donne, ancora di più in vista dell’8 marzo. Non è più accettabile la non applicazione della legge 194. Chiediamo in maniera chiara l’accesso ai servizi, vedi consultori, che garantiscano un percorso di accompagnamento, di assistenza e cura della salute sessuale e riproduttiva per ogni donna. Basta con gli obiettori".

Ma non solo: "Programmi educativi in questo senso devono fare parte della scuola pubblica. E chiediamo – spiega Diletta Parrino che fa parte della rete – un salario minimo europeo e un welfare non familistico ma universale”.

Le parole chiave di una battaglia che non si fermerà sono: lavoro, autodeterminazione, reddito e parità.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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