di Raffaele Vitali
FERMO – “Chi promette tutto a tutti dice balle”; “Basta con questa storia che nel Fermano non arriva un euro”. “Siete il territorio con il maggior gap infrastrutturale e per questo al centro dei progetti futuri”. Ecco Luca Ceriscioli, presidente della regione Marche, in tre frasi durante il suo ‘RendicontiAmo Fermo’
Quanti milioni investiti nel Fermano? E per cosa? “Bisogna rendicontare, far capire come si sono usati i fondi”. Ceriscioli fa il punto sugli investimenti 2015-2019, ma anche uno sguardo al futuro con il bilancio del 2020. “
La prima slide è significativa: 3miliardi e 19milioni di euro investiti nelle Marche. Al miliardo e 80milioni di fondi ordinari si sono aggiunti 1,2miliardi legati al sisma. “Ordinario più straordinario per questo territorio. E parliamo di risorse disponibili”. Di questa fetta, al Fermano vanno 255milioni di euro. Tanti soldi, inutile negarlo, “ma soprattutto progettualità. Sta di fatto che in questi cinque anni questo territorio ha avuto più risorse in cinque anni che dal 1970 al 2015. Ne sono certo” si inserisce orgoglioso l’assessore regionale Fabrizio Cesetti.
Una cifra che Ceriscioli sottolinea con orgoglio è quella dei 244milioni per il dissesto idrogeologico, il doppio dell’Emilia Romagna: “Sarebbe importate che le altre regioni facessero una rendicontazione”. Stando al livello regionale, voce di rilievo è quella delle ‘connessioni’ che supera il miliardo di euro. Si va dal wi-fi ai nuovi mezzi per il trasporto pubblico fino alla banda ultra larga, finanziata con 102milioni di euro. “Dopo Montalto delle Marche, primo comune, cominciano ad accendersi altri comuni con collegamenti velocissimi. Presto Montelparo e Monte Rinaldo”. Ciclovie, infrastrutture ferroviarie, porti, autobus e 790 milioni per le strade: ecco il mondo delle connessioni.
L’altro macro investimento è legato all’edilizia: un miliardo di euro di cui 431 milioni in edilizia sanitaria. “Il Fermano è al centro con Amandola, Fermo e Inrca. Poi ci sono le riqualificazioni energetiche in tante strutture, come i 4 milioni per Montegiorgio”.
Nel dettaglio degli investimenti fermani ci entra Fabrizio Cesetti: “Un grande merito di questa amministrazione è di avere dispiegato in modo equo le risorse. E sempre ragionando su un progetto più ampio”. Che prevede il colmare il deficit infrastrutturale: “Il riconoscimento dell’area di crisi complessa non è un guscio vuoto. Ma per un vero bilancio serve colmare il gap infrastrutturale”. Ed ecco il tema della terza corsia, della mare-monti, della Mezzina e delle scogliere emerse. “Non solo parole, perché abbiamo inserito risorse, parliamo di 100milioni da parte della Regione Marche. Cinque milioni per le scogliere, 11 milioni per le opere di adduzione dell’ospedale di Fermo, c’è la circonvallazione di Amandola, c’è la variante Molini: tutti pezzi della Mare – monti. E aggiungo la rotoria a Paludi, che sarà pronta quanto prima, già inseriti gli 800mila euro necessari” prosegue Cesetti.
“Corretta distribuzione dei fondi, lo dice l’ultima slide, quella che rendiconta le varie province. Chiaro che Macerata (824milioni) e Ascoli Piceno (585) sono segnate dal sisma, ma Fermo ha preso pro capite praticamente quanto Ancona (562) per la parte ordinaria. Se gli investimenti potessero correre verso la realizzazione, immaginate che spinta avrebbe avuto per l’economia marchigiana, considerando che l’edilizia è un moltiplicatore di 2.5. Purtroppo in Italia neppure per il sisma si usano procedure straordinarie, anzi si allunga tutto passando per Anac” aggiunge Ceriscioli.
In prospettiva, il Fermano addirittura prende più di tutte le altre: “A bilancio 2020-2022 abbiamo messo 38 milioni, che includono i 30 aggiuntivi per l’ospedale di Campiglione. Per Ancona 16milioni nel triennio, ad Ascoli piceno 6 milioni, a Macerata 12 milioni, a Pesaro 13 milioni” chiarisce l’assessore al Bilancio.
Il passaggio finale, affiancato dal consigliere Francesco Giacinti, “sono felice per il nuovo ospedale che vedremo in funzione entro la prossima legislatura”, e dalla presidente Moira Canigola, l’assessore lo riserva al sindaco del capoluogo, Paolo Calcinaro. Un messaggio politico: “Ho un ottimo rapporto con il sindaco Calcinaro, al di là delle appartenenze politiche, ma troppo spesso viene esaltata la capacità della città nel realizzare i progetti e nell’intercettare le risorse comunitarie. Sono fondi regionali, non va dimenticato e lo sa bene il bravissimo dirigente Della Casa che con me ha lavorato. Quando Fermo ha presentato il progetto per l’Iti Urbano, aveva perso. La Giunta Ceriscioli ha recuperato quel progetto e ha finanziato tutti e cinque gli Iti Urbani. Ma parliamo di risorse regionali. Quando inauguri il Terminal Dondero, va detto che è stato finanziato dalla regione Marche, non Bruxelles. Ricordiamolo”.
In chiusura Moira Canigola con parole che serviranno come remind ai vertici regionali: “La crisi ci sta facendo cambiare pelle, il territorio si sta ammodernando, puntando sul turismo, cultura. Abbiamo bisogno di infrastrutture, un rafforzamento delle strutture sanitarie, abbiamo bisogno di wi-fi e banda larga”.