di Raffaele Vitali
FERMO – Il Circolo di Ave, nato grazie a due sorelle nel 2019, apre le porte di palazzo Brancadoro, un luogo magico con soffitti affrescati, mobili antichi e una vista mozzafiato che unisce collina e mare. All’interno delle grandi stanze, inclusa la caratteristica sala da ballo, si alternano momenti d’arte a note musicali di alto livello, come quelle che garantirà sabato 8 gennaio il ‘Quartetto di Cremona’ che per la prima volta approda a Fermo, città in cui ha scelto di inaugurare la nuova stagione concertistica.
“Parliamo del più grande quartetto italiano che ha scelto il nostro palazzo. Un grande orgoglio ospitare chi tra poco si esibirà al Lincoln Center di New York, poi Houston, Roma e Milano”. Organizzazione condivisa con Appassionata, l’associazione musicale di Macerata. Il quartetto suonerà strumenti del 700: “Vivremo una forma immensa di bellezza” sottolinea la proprietaria, Anna Danielli mentre si muove tra mobili antichi e splendide foto scattate da Marilena Imbrescia che raccontano gli esclusivi concerti vissuti pre pandemia.
Il palazzo è di fine 600 ed è la perfetta cornice per chi la storia la fa vivere in musica, senza mai dimenticare un passaggio nel contemporaneo durante le sue esibizioni. “L’iniziativa diventa anche veicolo di turismo, perché staff e ospiti dormiranno nelle strutture ricettive di Fermo”.
Dall’anno scorso palazzo Brancadoro, visitabile nelle giornate del Fai, ha dato vita a ‘Bocconcini’ insieme con Karussel, “con cui condividiamo l’obiettivo di condividere bellezza”. Una ulteriore offerta culturale, con un assaggio di arte contemporanea che si abbina ai concerti in programma. “In questo caso ospiteremo Mario Airò”.
Il palazzo diventa così un luogo di rete, che unisce più realtà. “Facile farlo quando si parla lo stesso linguaggio. ‘Appassionata’ a Fermo cede serate che si sarebbero potuto tenere al teatro Lauro Rossi preferendo una sala da 60 persone, sfidando anche l’economia” aggiunge Andrea Trettaccone che prevede un altro paio di appuntamenti “prima di dare il via a un progetto ancora più grande con Fermo e non solo palazzo Brancadoro”.
Si tornerà a palazzo a marzo con Marco Bencomoni, barocchista marchigiano, con un recital al clavicembalo del maestro Fratini di Porto San Giorgio. “Per me è un sogno che si realizza sentire un clavicembalo suonare dentro questa casa” aggiunge la Danielli. E poi il 24 settembre con un grande violinista, Giovanni Maria Zanon, che arriva dal veneto e conferma “la nostra volontà di aprire Fermo e il palazzo all’Italia”.
L’arte la porta Karussel con Matilde Galletti: “Lavoriamo in maniera glocal per far conoscere la capacità di Fermo di intercettare il valore. Attrarre con la cultura è una carta vincente. Ospiteremo un’opera di Airò, reso famoso dalle ‘Luci di artista’ di Torino, con opere al Maxxi, al Mambo e una presto al City Life di Milano”.
La collaborazione, che ora si consolida con ‘Bocconcini, assaggi di arte contemporanea per stuzzicare l’appetito di cultura’, in realtà è partita da tempo. “La forza delle idee, degli errori che insieme correggiamo, ci permette di ampliare l’offerta e programmare sempre più appuntamenti di qualità dentro le case museo del Fermano”.
L’arte è quindi in movimento, lungo un percorso che si arricchisce e che contagia con la bellezza la sensibilità dei proprietari. Tornando al concerto, i posti a disposizione sono 65 (35 euro il biglietto per vivere l’esperienza immersiva nel bello). Prenotazione necessaria. Inizio all 18, si parte con l’arte e si prosegue con la musica. “Il circolo di Ave ha sempre accompagnato ogni appuntamento con i buffet, la convivialità con gli artisti. Il Dpcm ce lo vieta. Resterà il dialogo, perché una carezza va sempre data”.
Il comune ci crede in questa collaborazione, tanto che le assessore Micol Lanzidei e Annalisa Cerretani non sono volute mancare. “Sono rapita da queste donne in volo libero. Posso solo dire grazie, perché Fermo così si arricchisce. Ci regala un grande inizio per il 2022. Il legame con le associazioni è per noi fondamentale, sono il cuore pulsante ma spesso il braccio destro. Qui respiriamo l’arte e la bellezza, ma anche la storia delle persone che i luoghi li vivono” commenta l’assessora alla Cultura.
Mai come questa volta il contenuto corre con il contenitore, che è il turismo: “Lavorare insieme tra settori è determinante. Noi consideriamo Ave e Karussel parte della nostra squadra. Il privato è un arricchimento, ancora di più quando il livello è così alto, che è quello degno di una città come Fermo. La ‘nicchia’ non è semplicemente qualcosa di lusso, è bellezza, è linfa per il turismo culturale che in tanti ci invidiano. Noi sappiamo che Fermo può attrarre”.