FERMO - Dopo l'ottima riuscita del presidio organizzato la settimana scorso a Piazzale Azzolino, che ha registrato un'ampia partecipazione di cittadini e associazioni , il Comitato 5 Luglio e la Comunità Musulmana del Fermano convocano una nuova Manifestazione per la pace e per il cessate il fuoco in Palestina, per domenica 12 novembre a Fermo , ore 17.00, in Piazza del Popolo.
Dal palco si alterneranno interventi di varie organizzazioni, letture, e proiezioni video , per chiedere di interrompere i bombardamenti e lo sterminio della popolazione di Gaza, portare urgentemente aiuti umanitari e avviare negoziati per creare condizioni di stabilità e di pace durature.
Tante piazze nel mondo, come farà quella di domenica a Fermo , stanno chiedendo che venga assicurato il rispetto dei diritti umani come primo passo per un percorso di pacificazione.
Per Alessandro Fulimeni, del Comitato 5 Luglio, “le parole non bastano più per descrivere il massacro che sta subendo la popolazione palestinese, una ecatombe di proporzioni gigantesche nei cui confronti la comunità internazionale tace. E' questo un momento drammatico, in cui dobbiamo chiamare a raccolta tutte le nostre risorse emotive per continuare a credere nell'umanità, per praticare attivamente la pace, che per essere realmente perseguita non può essere disgiunta dalla giustizia, perché i nemici della pace sono le diseguaglianze e le ingiustizie, quelle di chi ha cacciato un popolo dalle loro terre in oltre 70 anni di vessazioni ed oppressione”.
“Noi come comunità musulmana andremo in piazza questa domenica – dichiara Mohamed El Fanni, Rappresentante della Comunità Musulmana di Fermo e Presidente del Centro di Cultura Islamica del Piceno – per difendere la pace e il diritto alla vita, per condannare le guerre e l'oppressione e ogni atto di violenza da chiunque sia commesso, come abbiamo sempre fatto ; per denunciare l'uccisione di civili, soprattutto donne e bambini. Chiediamo la cessazione immediata dei bombardamenti su Gaza e l'ingresso degli aiuti umanitari per il popolo palestinese”.