FERMO - Una riflessione sugli "stereotipi e discriminazioni nel sistema dell'adozione" e su quella internazionale in particolare, proprio perché essa "mette insieme mondi diversi". L'argomento è al centro dell'appuntamento di sabato 16 dicembre 2023 nella sala conferenze del Centro Culturale San Rocco, in Piazza del Popolo a Fermo, alle ore 18.00. L'incontro è a cura di Famiglie Adottive Insieme ed è parte del ciclo "Dal territorio di Fermo ai territori del mondo", un percorso condiviso con Aloe Odv, Legambiente Marche e sostenuto da CSV Marche nell'ambito dei percorsi di formazione partecipata. Ospite è Monya Ferritti, presidente del Coordinamento Care che raccoglie su scala nazionale le associazioni familiari adottive e affidatarie. Ferritti presenterà il suo ultimo libro "Sangue del mio sangue. L'adozione come corpo estraneo nella società", pubblicato per le edizioni Ets, Pisa 2023. Scrittrice prolifica sia sulle tematiche adottive che su quelle più propriamente didattiche, Ferritti è profondamente impegnata nel mondo della formazione con la sua partecipazione attiva a convegni, conferenze, seminari, giornate di studio, tavole rotonde e si presenta come una delle maggiori esperte sulle problematiche adottive ed affidatarie in Italia. L'incontro verte soprattutto sulle profonde carenze e ambiguità del parlare abituale che accompagnano queste realtà dell'adozione e dell'affido e sulla necessità di un profondo cambio di rotta per un nuovo linguaggio più adeguato e rispettoso dell'esperienza umana adottiva e affidataria, sia sul versante delle famiglie che su quelle dei ragazzi.
"Mentre scorro i social – scrive l'autrice – approdo sul profilo di una persona che non conosco ma che potremmo definire 'attivista'. Ha tutti i contenuti 'giusti' e le parole 'corrette' che condivide con i suoi seguaci/follower. Ha i pronomi sulla bio. Costruisce e contribuisce a diffondere contenuti sul razzismo, sull'abilismo, sul femminismo e sull'universo LGBTQ+. L'unica nota stonata in questo feed militante riguarda proprio l'adozione; scrive, infatti, a proposito del sentirsi 'estranea' ai valori di sua madre e suo padre che 'sarà stata sicuramente adottata', non percependo minimamente di avallare e reiterare una micro-aggressione disconfermativa nei confronti delle persone che sono state adottate e della legittimità delle loro famiglie e dei loro legami".
Per informazioni, telefono 347 060 3932 oppure famiglieadottiveinsieme@gmail.com