FERMO – Non sono bastati i chiarimenti di Remigio Ceroni, presidente Steat, al mondo del centrosinistra. Che si è mosso su due livelli. Il primo in consiglio provinciale, visto che la Provincia è socia di maggioranza della società di trasporto pubblico, il secondo con una nota politica tra numerosi partiti.
A firmare l’interrogazione al presidente Michele Ortenzi sono i consiglieri Pompozzi, Perugini, Terrenzi e Sebastiani. Una richiesta semplice: “Chiarire le procedure di selezione, verificare se fosse stata inserita la clausola di salvaguardia del personale, far sapere se la Provincia intende attivarsi per tutelare i lavoratori”.
Il tutto nel prossimo consiglio comunale dovrà essere chiarito. A questo si aggiunge la pressa di posizione di Unione Popolare, Rifondazione Comunista – Potere al Popolo, Movimento 5 Stelle, Dipende da Noi, Partito Comunista Italiano, Partito Democratico, Lista Fermo Capoluogo, Sinistra Italiana, Articolo Uno. “Si sta consumando il licenziamento dei lavoratori addetti alle pulizie, solo ed esclusivamente al fine di risparmiare, senza il minimo scrupolo da parte della società committente, la Steat appunto. Questa vicenda è emblematica dello svilimento del diritto al lavoro, perché vede protagonisti i soggetti che dovrebbero essere i primi difensori dei principi costituzionali, essendo la Steat una società interamente pubblica e partecipata dai Comuni e dalla Provincia, gli stessi soggetti che nei tavoli istituzionali rivendicano per il territorio, lavoro, diritti e benessere sociale ma che, in veste di datori di lavoro, si rendono responsabili di mettere in mezzo alla strada 9 famiglie da domani. Con le stesse motivazioni che usano le aziende private quando riducono il personale: i costi. Tutto questo è inaccettabile” ribadiscono i politici.
Che poi chiedono a sindaci e presidente della Provincia di intervenire “per scongiurare la perdita dei posti di lavoro e che persegua l’obiettivo della reinternalizzazione dei servizi di pulizia, quale vera garanzia di tutela del lavoro e della qualità del servizio”. foto di repertorio
