FERMO – Francesco Acquaroli, sulla carta, è uno dei pochi presidenti di Regione ‘da opposizione’, essendo di Fratelli d’Italia. ma il pragmatismo dell’amministratore lo ha portato a seguire con scrupolo le direttive di Roma, cercando però di incidere durante le cabine di regia.
“In questi mesi abbiamo visto differenze tra quello che proveniva dal Comitato tecnico-scientifico e le problematiche evidenziate da Regioni e Province inerenti all'andamento della pandemia sul territorio tra necessità economiche e sanitarie. Questo vulnus va colmato perché lo Stato deve dare una risposta unitaria" sottolinea intervenendo al Meeting di Rimini ha partecipato all'incontro 'Fra federalismo e centralismo, quali prospettive per le Regioni' insieme con la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini.
“Le Regioni hanno un'importanza rilevantissima ma occorre riconoscere l'importanza determinante della centralità dello Stato: le Regioni devono compiere delle scelte in linea con le priorità indicate dallo Stato. È giusto che ci siano le autonomie ma queste devono rispondere ad un disegno complessivo dove ogni territorio ha una vocazione, un ruolo, una prospettiva, un compito e una funzione" ribadisce il governatore che è pronto alla sfida del Pnrr.
“Stiamo attraversando un momento epocale e abbiamo una opportunità enorme che non dobbiamo sprecare, non è una questione di centralismo ma di priorità che lo Stato deve avere e, all'interno di queste priorità, deve saper dare la risposta giusta a ogni territorio. Autonomie sì, ma dentro un disegno complessivo” è il pensiero del presidente delle Marche.