di Raffaele Vitali
MONTE URANO - Come può impattare il cambio di presidenza negli Stati Uniti sull’economia italiana e in particolare su quella fermana legata al calzaturiero? “Cautela e nessun facile entusiasmo. Esaminando oggi le prospettive per le vendite del lusso, il mercato europeo ha recentemente segnalato una ripresa della spesa statunitense nel terzo trimestre, ma bisogna infatti essere cauti". Così, Gianni Gallucci, direttore generale di Gallucci Shoes, una delle aziende di calzature e accessori in pelle artigianali e totalmente made in Italy preferite tra famiglie reali, come quella svedese e quella belga, personaggi dello star system come Madonna, Jennifer Lopez e Sarah Jessica Parker e del mondo dello sport come Klay Thomson, Stephen Curry e Kevin Durant.
Gallucci, che ha lo stabilimento a Monte Urano e lo showroom per i buyer internazionali a Milano in piazza San Babila, punta nel giro di qualche anno ad aprire un atelier a New York accompagnandolo da un rafforzamento del canale digitale. "Il feeling – precisa all’Adnkronos - è che questo presidente possa mettere fine alla guerra dei dazi con l'Ue: in Italia questo impatterebbe non solo il settore dell'abbigliamento, ma su tutte le industrie, dato che Trump aveva minacciato di imporre dazi fino al 25% sul comparto moda. Tuttavia, la vittoria di Biden potrebbe portare ad aumenti delle tasse in America, e all'abbassamento dei dazi a paesi produttivi e poco regolati come la Cina, a svantaggio di paesi più responsabili e costosi dal punto di vista della forza lavoro come il nostro".
C’è un ulteriore ‘ma’ nelal lettura del nuovo quadro politico. "Il programma del nuovo presidente prevede maggiori regole fiscali e tutele per i lavoratori. Ciò farebbe contrarre la crescita economica interna e quindi l'acquisto di prodotti di importazione. I grandi player sono rimasti in una posizione notevolmente apartitica, ma continuano i mega investimenti nel digital, una mossa che segnala non solo l'importanza del canale digitale per il lusso in mezzo alla pandemia, ma anche la posizione della Cina come nuovo epicentro del settore e questo porterà a un cambiamento epocale per tutto il comparto".
Gennaio e febbraio sanno mesi importanti: “Capiremo come reagirà il mercato del lusso quando la nuova compagine avrà segnato il passaggio del testimone e inizieremo a vedere le prime riforme del mandato Biden".
L’imprenditore di Monte Urano non chiude le porte alla Finanza, agli investitori esterni. “Nel 2022 potremmo attingere al mercato del debito con l'emissione di un mini bond, e dal 2025 potremmo optare per un'apertura a finanziatori strategici di minoranza che potrebbero essere anche statunitensi visto l'interesse di Gallucci per il mercato americano. Il partner strategico beneficerebbe dell'expertise e della capacità produttiva di Gallucci portando allo stesso tempo un rafforzamento alla rete vendita internazionale che può aiutare l'azienda ad aumentare il proprio pacchetto clienti".
Il buon quadro finanziario interno, dopo anni di investimenti fatti con le proprie forze, rasserena l’imprenditore: “Abbiamo ricevuto due proposte di acquisizione da parte di fondi di investimento, ma dopo un'attenta considerazione abbiamo optato per una crescita indipendente. La ragione è che gli approcci erano percepiti come focalizzati più sugli aspetti finanziari che sulle caratteristiche specifiche di Gallucci. L'attenzione dell'azienda alla qualità del prodotto, alla ricerca e sviluppo e all'artigianato sono fondamentali, e rimarranno alla base del nostro fare impresa anche in caso di accordo con investitori esterni".
Il Covid per ora è stato ‘aggirato’ grazie all’online: “Abbiamo registrato ottime vendite anche durante il periodo del lockdown e stiamo continuamente implementando la piattaforma. Capitale fresco verrà investito nell'atelier di New York per rafforzare i servizi di bespoke e su misura". Come già avviene per il mondo della Nba con cui dal 2017 c’è una collaborazione in occasione dell’All Star Game con la fornitura di prodotti esclusivi per i giocatori, sistema bissato per il centenario del Cagliari Calcio che per l’occasione ha indossato scarpe rigorosamente made in Monte Urano (foto laconceria.it).
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