FERMO - Nel giorno di San Valentino in cui si celebra l’amore, la Polizia di Stato di Fermo scende in campo, ancora una volta, concretamente a tutela delle donne vittime di violenza dando esecuzione a un provvedimento di sorveglianza speciale nei confronti di un cittadino altidonese, poco più che quarantenne, autore di una serie innumerevole di atti persecutori nei confronti di una donna fermana.
Il provvedimento, emesso dall’apposita sezione misure di prevenzione del tribunale di Ancona su proposta del Questore di Fermo, si è reso necessario in virtù delle plurime condotte vessatorie e persecutorie dell’uomo, messe in atto dal giugno del 2022 ad oggi, non solo ai danni della donna fermana, ma anche nei confronti di numerose altre donne, residenti in diverse provincie italiane, sparse da nord a sud, che l’uomo molestava sistematicamente, con telefonate, con invio di messaggi o di video a sfondo sessuale utilizzando le piattaforme social o di messaggistica istantanea.
Nell’arco di pochi mesi, aveva sottoposto le malcapitate a ripetute molestie persecutorie che non si erano fermate nemmeno di fronte ai provvedimenti di Ammonimento per atti persecutori ex art. 8 del decreto legge nr. 11 del 2009 convertito in legge nr. 38 del 2009 che, il 18 febbraio del 2023, gli erano stati notificati successivamente alla denuncia sporta da altre due donne residenti, stavolta, in questa Provincia.
Infatti l’uomo, incurante di ogni denuncia e provvedimento, continuava nei suoi comportamenti molesti reiterandoli continuamente nei confronti dell’ultima vittima fermana, ingenerando in lei un forte stato di prostrazione psicologica.
Di qui la misura massima della Sorvegliaza Speciale prevista dall’art. 6 lett. I ter del codice antimafia che prevede appunto la possibilità per l’Autorità Provinciale di P.S. di adire il tribunale distrettuale di Ancona al fine di ottenere la predetta misura per molestie persecutorie, che costituisce il provvedimento più grave ed incisivo fra i provvedimenti di prevenzione previsti dal codice antimafia e che è stata introdotta da alcuni anni.
Detta misura prevede numerose e efficaci prescrizioni fra cui il divieto di avvicinamento alla vittima, l’obbligo di rincasare ad una certa ora e di non uscire prima delle 7 del mattino e soprattutto l’obbligo di recarsi presso un ufficio di Polizia ad orari prestabiliti due giorni a settimana e si differenzia notevolmente dall’ammonimento che rappresenta semplicemente un invito a cambiare condotta.
Infatti nel caso di specie è stata ampiamente superata la soglia di disvalore minimo prevista dal provvedimento di ammonimento citato, avendo l’uomo commesso atti gravi e reiterati non fronteggiabili altrimenti, nonostante fosse già stato ammonito due volte.
Il provvedimento avrà la durata di tre anni dalla notifica e, in caso di eventuali ulteriori violazioni, potrà essere aggravato sino alla durata di 5 anni, anche con l’eventuale prescrizione dell’obbligo o del divieto di soggiorno nel comune di residenza, prevedendosi, in caso di violazioni, anche l’arresto fuori dei casi di flagranza o il fermo di indiziato di reato.
Al momento della notifica del provvedimento, personale di Polizia qualificato e specializzato in materia di violenze domestiche, ha illustrato i percorsi da seguire presso le strutture specializzate della provincia in materia di gestione dei soggetti maltrattanti, ove poter intraprendere un’attività di riconsiderazione dei propri agiti su base volontaria. In ogni caso si ritiene comunque che le prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale siano idonee ad indurlo a desistere definitivamente da ulteriori atteggiamenti persecutori restituendo alla vittima la serenità perduta.