FERMO – Una stanza ‘tutta per sé’. Una stanza accogliente, rassicurante, in cui le donne che trovano la forza di arrivare in questura a Fermo per denunciare episodi di violenza o maltrattamento trovano la miglior risposta.
Per Virginia Woolf, a cui si sono ispirate le donne del Soroptimist promotrici dell’iniziativa, la stanza ‘tutta per sé’ era un luogo di pace, di pura libertà. E con questa ottica la questura si è messa a disposizione dell’iniziativa, mettendo a disposizione il locale.
Al taglio del nastro affidato alla presidente de Club Soroptimist Italia Adriana Macchi, alla numero uno fermana Paola Viozzi, alla presindete CPO Marche, Maria Lina Vitturini, alle vicarie del prefetto, Alessandra De Notaristefani di Vastogirardi, e del questore, Ornella Lupo. Messaggio unanime: “Creare spazi dedicati all'ascolto, in cui le donne possano trovare sostegno, professionalità e rispetto”.
Presenti anche gli uomini ai vertici, quelli a cui è chiesto il dovuto, e naturale, impegno: Michele Ortenzi e Paolo Calcinaro. durante il 2024 ci sono stati in provincia 12 casi di stalking, di cui tre conclusi con l'applicazione del braccialetto elettronico, 3 casi di violenza sessuale con identificazione del responsabile, 38 episodi di maltrattamenti in ambito domestico, con cinque allontanamenti.
“Non uno spazio isolato, ma che possa incoraggiare le donne. Lo abbiamo reso accogliente, colori delicati e uno spazio esterno anche per i bambini che devono aspettare la madre, con tanto di giochi. Lo abbiamo pensato insieme con l’architetta Paci e il Soroptimist, ora facciamolo conoscere” ha spiegato la vicequestore.
All’interno dello spazio messo a disposizione dalla Mobile si muoveranno tre operatori dedicati. “Un nuovo spazio per denunciare, farà sì che questi numeri se necessario aumenteranno. Mettiamo in campo ogni strumento per ascoltare e proteggere le vittime. La Stanza di Ascolto nasce proprio con questa finalità: garantire un contesto umano e professionale, capace di offrire risposte concrete e tempestive” la chiosa della Polizia che ha così messo a disposizione la seconda stanza di ascolto sul territorio dopo quella all’interno della caserma dei Carabinieri.