MONTE URANO - “I corsi di istruzione/formazione professionale sono il miglior modo per creare una professionalità nei nostri giovani ed inserirli nel mondo del lavoro. Che poi ci possa essere nel mondo del lavoro in maniera diffusa un problema di sicurezza è una partita che va al di là della formazione professionale". Parole dell’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi. Dichiarazioni prese dalla Dire a commento della tragedia che ha colpito la famiglia Lenoci con la perdita del figlio sedicenne Giuseppe.
Lo studente era a bordo del furgoncino dell'azienda presso la quale stava svolgendo uno stage formativo. "I corsi di istruzione formazione professionale si portano avanti da anni attraverso enti accreditati o attraverso istituti professionali. Sono corsi finanziati dalla Regione usufruendo di fondi Fesr e sono messi a bando tra i vari istituti. Sono un'ottima occasione per creare occupazione: oltre l'80% di chi frequenta questi corsi trova lavoro alla fine del triennio” prosegue Aguzzi.
L’assessore non ha dubbi e a chi polemizza attaccando il sistema replica serenamente: “È un modo per recuperare l'abbandono scolastico o per creare un'alternativa a chi non si iscrive alla scuola. È il miglior modo per creare una professionalità nei nostri giovani e inserirli nel mondo del lavoro".
Da qui l’invito a “tenere separate le due questioni: la tragedia dell'incidente stradale in cui è rimasto coinvolto il ragazzo e l'attività dei corsi di formazione professionali. Quanto accaduto è particolarmente doloroso e io esprimo le mie condoglianze alla famiglia, alla comunità e a tutti coloro che conoscevano questo ragazzo. Purtroppo è avvenuta una disgrazia, ma certo non possiamo in questo caso accusare di qualcosa né l'ente formatore né chi lo finanzia. È una fatalità che ci rattrista ma altro discorso è pensare di dover ridiscutere una modalità di formazione che ha dato sempre ottimi risultati".
Aggiunge il collega di Giunta, l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini: “Il nostro paese deve fare uno sforzo per assumere più ispettori del lavoro perché c'è pochissima vigilanza. Anche per l'Azienda sanitaria, a cui è demandata una parte di questa vigilanza nei cantieri, dobbiamo fare uno sforzo maggiore. Una tragedia come quella di Monte Urano mette in luce un problema del nostro paese aggiunge Saltamartini - perché l'Italia ha un'industria manifatturiera che richiede personale specializzato, che i corsi di istruzione ordinari non consentono di formare e quindi si cerca da anni di integrare il percorso didattico delle lezioni frontali con la pratica nelle aziende".
Tornando alla vicenda di Giuseppe Lenoci, Saltamartini conclude: "Ieri è successo un incidente stradale che ci si augura non avvenga mai. Una situazione diversa da quella del ragazzo colpito dalla trave le settimane scorse, ma la sicurezza sul lavoro è un tema centrale che evidentemente ancora una volta viene sottovalutato".