FERMO – Per una vacanza sicura, ogni anno il comune di Fermo mette in campo un piano che coinvolge più protagonisti: dagli uffici comunali ai balneari, dal servizio di salvataggio al personale della Capitaneria di porto.
Da gestire ci sono 16 tra campeggi e villaggi, 16 stabilimenti balneari, chilometri di spiaggia libera. “Tutto – sottolinea l’assessora al turismo - deve essere pulito e sicuro. Con Alessandro Ciarrocchi, assessore all’Ambiente, collaboriamo e con attenzione studiamo i feedback che ci arrivano dai turisti e dai nostri concittadini”.
Una delle richieste, dal loro insediamento, è stata quella di aumentare l’accessibilità e il lavoro non si è mai fermato in questo campo. “Ci riuniamo almeno due volte l’anno con le varie associazioni e realtà, ogni volta per migliorare le azioni. Grazie a bandi che abbiamo imparato a intercettare, poi interveniamo”.
E spesso Fermo lo fa unendo al meglio pubblico e privato. “Perché – prosegue la Cerretani – abbiamo degli imprenditori lungimiranti che non temono l’investimento per rendere strutture e spiaggia davvero senza barriere” ribadisce la Cerretani.
Tra le azioni: passerelle per l’accesso in spiaggia, numero unico per avere chiarimenti con l’interazione con l’intelligenza artificiale gestito da Turismarche, totem interattivi “che sanno spiegarti facilmente come arrivare da Torre di Palme al centro di Fermo, per fare un esempio”.
Potenziato il summer bus per l'estate 2024. “Lo useremo per il family day, per le favole in piazza, ma anche per Cavalcata, hostarie, notte bianca e concerti. Ci saranno ogni volta 3 corse, alle 18, alle 20 e a mezzanotte per il rientro, dalla spiaggia si approda in centro storico e ritorno”.
L’ultima sfida per la Cerretani, in questo contesto di crescita, è creare il famoso brand unico con le altre città della costa. Il nome è da definire al meglio, sperando che vinca la Costa dei Sibillini, vero messaggio territoriale, rispetto alla costa fermana, più semplice ma meno caratterizzante.
Tornando ala sicurezza, il primo volto che viene in mente è quello dei bagnini di salvataggio gestiti da Cristiano Gasparretti: “Nel 2020 avevamo 10 postazioni, oggi 16, copriamo novecento metri in più fino al 31 agosto. “E poi, grazie a un progetto nelle scuole – racconta – abbiamo più bagnini: sono 104 quelli in azione, dai 16 anni in su, che permettono di vigilare anche durante l’orario della pausa pranzo”.
Sempre in piena sintonia con la Capitaneria di Porto, che è deputata alla sicurezza: “Sono contento che abbiamo superato la criticità dei bagnini, all’ora di pranzo ce n’era uno per 300 metri ed era troppo poco, ora uno ogni q50 metri”.