FERMO - Spacciava per extravergine un olio che, in realtà, era miscelato. È indagato per frode nell’esercizio del commercio e rischia fino a due anni di carcere o una multa fino a 2.065 euro l’imprenditore di Porto San Giorgio scoperto dalla Guardia di finanza.
L’uomo, che è titolare di una ditta individuale che opera nella frangitura delle olive e nel commercio al minuto e ambulante di oli e prodotti conservati, operava in alcuni locali vicino alla sua bottega. Durante una perquisizione, le Fiamme Gialle, assieme al personale dell’Ispettorato centrale Tutela della qualità e repressione frodi, ha trovato e sequestrato circa 1.200 litri di olio di diverso tipo, oltre a una serie di utensili utilizzati per la miscelatura. 3,90 euro al litro il prezzo medio a cui l’imprenditore comprava l’olio d’oliva.
Per l’olio di semi, spendeva sui 1,22 euro al litro. Una volta mischiati, rivendeva il prodotto agli esercizi commerciali a circa 4,7 euro al litro, in confezioni da cinque litri, etichettate con il falso marchio di “Olio extravergine di oliva” e la dicitura di “Olio di oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive ed unicamente mediante procedimenti meccanici”.
Per l’ignaro consumatore finale, il prezzo di acquisto variava dai 6 e gli 8 euro al litro. Analizzando i contenitori, i finanzieri hanno anche scoperto che il sistema di chiusura era sprovvisto del sigillo previsto dalla normativa comunitaria. La perquisizione ha fatto venire a galla anche una dettagliata documentazione extracontabile, con gli esatti quantitativi delle diverse tipologie di olio impiegato per la miscelazione e il rendiconto dei rapporti con i clienti.
I controlli sono, poi, proseguiti nei negozi che, senza saperlo, aveva comprato il prodotto miscelato. Come quello trovato nei locali dell’imprenditore, l'olio, che veniva utilizzato per la preparazione dei cibi da servire ai clienti, è stato sequestrato.
f.pas.