FERMO – Amici, estimatori l’uno dell’altro, ma mai come questa volta lontani nel pensare: ecco Fabrizio Cesetti, assessor regionale al Bilancio, e Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo. A dividerli è la nuova Sovrintendenza Marche Sud. “Ho sempre sostenuto che nell’interesse dei cittadini, degli ordini professionali e degli enti delle Marche del Sud, la sede di un Ufficio strategico per la tutela, ricostruzione e valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale come la Soprintendenza non poteva non essere collocata in posizione baricentrica rispetto alla più vasta aggregazione delle Marche del Sud duramente colpite dal terremoto, altrimenti sarebbe stato meglio restare con la sola sede di Ancona”.
Scandisce bene la parola ‘sede’ l’assessore. A far capire la sua contrarierà a quanto invece ottenuto e sbandierato come successo dal sindaco e dal senatore Dem Francesco Verducci: l’ufficio periferico. “Questa soluzione, al massimo sarà uno sportello per la ricezione atti, è una toppa peggiore del buco e per quanto riguarda la Provincia di Fermo potrebbe addirittura costituire un pericoloso precedente anche per la recente conquistata autonomia”.
Parla di equità: “Questa soluzione doveva valere per tutti. ovvero, Sovrintendenza ad Ancona e un ufficio periferico in ogni provincia, anche a Pesaro Urbino in modo da garantire pari dignità istituzionale. Anche per questo la decisione del Ministro Franceschini costituisce un doppio errore. A questo punto il Ministro Franceschini dovrebbe ritirare l’atto e lasciare la Soprintendenza nella città di Ancona con l’insediamento negli altri quattro capoluoghi degli uffici periferici. E se questo non sarà, auspico e ribadisco che il Sindaco di Fermo ed anche gli altri Sindaci vogliano far verificare la sussistenza delle condizioni per impugnare il provvedimento del Ministro e chiedere l’ubicazione della sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio in posizione baricentrica rispetto alle Marche del Sud”.
E se non fosse chiaro il concetto di baricentrico, l’assessore usa una immagine: “Se il ministro voleva illuminare l’immenso patrimonio culturale delle Marche del Sud non si comprende perché non abbia voluto collocare la lampada al centro della stanza”.
Di tutt'altro avviso la Cisl: "L’istituzione di questo nuovo Ufficio – dichiara Francesco Todaro, Segretario Regionale CISL FP Marche – riconosce non solo il valore del nostro territorio dal punto di vista storico e artistico, ma valorizza anche l’apporto in termini di capacità ed efficacia di gestione del patrimonio e del territorio da parte dei lavoratori marchigiani del Ministero. Come CISL siamo orgogliosi di questo risultato, perché da soli ci eravamo opposti all’intenzione del precedente Ministro di ridurre le sedi dirigenziali e i centri di spesa in Regione, con la conseguenza di perdere peso nell’assetto politico del Ministero, mentre questa riorganizzazione aumenta addirittura gli Uffici marchigiani riconoscendo lo straordinario valore della nostra Regione".