di Francesca Pasquali
FERMO - Il bene che aiuta a sopravvivere, a superare il dolore più tremendo. Ha aperto il cuore agli ultimi, la famiglia Porto, in nome di Matilde, la ragazza morta il 3 giugno 2018, dopo un calvario di un anno e mezzo, a neppure quindici anni. «Un essere speciale», per la zia Francesca, dal cui ricordo sono ripartiti i genitori Alessandro e Michela. Non si sono chiusi nel dolore di una tragedia incomprensibile, ma l’hanno trasformato in amore per gli altri.
Li ha aiutati don Luigi Valentini, il missionario di Porto San Giorgio morto l’anno scorso, e l’associazione che ha fondato nel 2022, “Condividere”. È nato così “Projetinho Matilde”, un progetto di solidarietà che, grazie alle donazioni raccolte dalla famiglia Porto, è diventato un asilo per 52 bambini delle favelas brasiliane. Si chiama “Menino Deus” e, dentro, c’è un’aula intitolata alla ragazza. Ma, una volta innescata, la voglia di fare del bene, non s’arresta. E, per festeggiare il diciottesimo compleanno di Matilde, lunedì 5 luglio, all’arena di Villa Vitali, ci sarà il concerto di Ginevra Di Marco, “Donna Ginevra e le stazioni lunari”.
Una serata per stare insieme e raccogliere fondi per il progetto. «Sapevamo fin dall’inizio che la sua destinazione sarebbe stata la morte, ma non volevamo che fosse la fine della sua esperienza. Abbiamo fatto in modo che la sua
testimonianza diventasse occasione di vita per altri bambini», spiega Alessandro, il papà di Matilde. Che è stato a San Paolo e ha visto coi suoi occhi il bene trasformato in banchi, panche e lavagne. «Nelle foto che ci mandava ho rivisto il sorriso di un tempo di mio fratello.
Noi aiutiamo loro, ma loro ci stanno aiutando tanto per il nostro dolore», dice Francesca Porto. C’è lei dietro il concerto di lunedì. A dicembre ha scritto una lettera a Ginevra Di Marco. Dopo aver ascoltato la storia di Matilde e del progetto che porta il suo nome, l'artista fiorentina ha detto subito sì.
L’evento è organizzato dalle associazioni Condividere Odv e Pochi ma buoni come i maccheroni, con il supporto del Comitato 5 Luglio e il patrocinio del Comune. «Un esempio di forza, amore, coraggio e solidarietà», per l’assessora alla Cultura, Micol Lanzidei. «La crescita di questa iniziativa – aggiunge il sindaco Paolo Calcinaro – ci fa capire come, da un dramma, si possa trovare la forza per continuare a vivere».