SANT’ELPIDIO A MARE - La giunta comunale ha adottato, nella giornata di oggi, in via del tutto eccezionale, fino al 03 aprile 2020 e fatte salve ulteriori disposizioni al riguardo, misure organizzative volte a consentire ai dipendenti lo svolgimento del lavoro in modalità agile o “smart working”, allo scopo di far fronte all’emergenza legata alla diffusione del COVID-19.
“Abbiamo approvato un regolamento che permette ai dipendenti di lavorare da casa, mettendo a loro disposizione strumentazioni informatiche, in comodato d’uso, in modo da consentire loro di lavorare in sicurezza e garantire la continuità operativa dei principali servizi dell’Ente – dice il Sindaco, Alessio Terrenzi – Questo provvedimento segue alle misure già attuate nei giorni scorsi nel rispetto delle vigenti disposizioni messe in atto in riferimento al Coronavirus, volte alla prevenzione e al contenimento dell’emergenza in corso e miranti alla tutela della salute dei dipendenti pubblici così come dell’utenza. Sono state predisposte, lo ricordo, delle limitazioni per quanto riguarda gli accessi agli uffici comunali che stanno avvenendo prevalentemente per via telefonica o via mail fatta eccezione per urgenze. Il regolamento per il lavoro agile permette di proseguire lungo la strada delle misure attuate per garantire continuità del servizio pubblico e, allo stesso tempo, tutela dei lavoratori”.
Il regolamento è rivolto a tutto il personale dell’Amministrazione che rivesta profili professionali che si prestano allo svolgimento dell’attività in modalità agile.
“Per i miei dipendenti ho preso provvedimenti atti a salvaguardare la salute (loro e dell’utenza) sul posto di lavoro, dando seguito alle direttive del Ministro della Pubblica Amministrazione e del provvedimento normativo emanato dal Governo. Per tutti gli altri, è il proprio datore di lavoro che è responsabile della loro sicurezza e salute. È obbligato a compilare il documento di valutazione dei rischi ed aggiornarlo costantemente anche davanti a nuovi rischi come quello che stiamo vivendo. In tale documento vengono indicate tutte le misure necessarie per la tutela del lavoratore e devono essere comunicate allo stesso che è tenuto a rispettarle. Torno a precisarlo – dice il Sindaco – perché frequentemente mi viene chiesto di intervenire per obbligare, ad esempio, l’uso delle mascherine nei supermercati o simili. Così come colgo l’occasione di ricordare che non sono il titolare di tutte le fabbriche d’Italia ma nemmeno di quelle del mio comune: anche a questo proposito mi viene frequentemente chiesto di chiudere le fabbriche: non ne ho il potere, non ne ho la competenza, non ne ho la titolarità”.