FERMO - L’edilizia è il motore dell’economia, lo sanno tutti. ma se qualcuno se lo fosse dimenticato, ci pensa l’Ance di Fermo a ricordarlo. Si sono ritrovati tutti insieme gli edili per discutere, confrontarsi, chiedere soluzioni a una situazione che da favorevole è diventata rischiosissima.
“Pensiamo al caro carburante, in un giorno il mio escavatore usa 208 litri di carburante, fanno quasi 500 euro. ma come si fa? E poi ci sono gli aumenti di gas e luce, gli aumenti dei costi delle materie prime, le banche che hanno chiuso i rubinetti. Mi pare che non serva altro per dire che il prossimo Governo, se non affronterà con decisione questi temi, dovrà mettere mano a ingenti risorse per coprire la disoccupazione di tante, tante persone” esordisce Massimiliano Celi, presidente Ance >Fermo.
Al suo fianco, Stefano violoni, che quella sezione l’ha guidata prima di essere scelto dai colleghi per guidare l’Ance Marche, ovvero il mondo edilizio di Confindustria. “Dobbiamo essere ottimisti, altrimenti dovremmo chiudere. Quello che oggi chiediamo – prosegue violoni – è che ci lascino lavorare, ma con controlli precisi. Se parliamo di Durc è perché garantisce la congruità della massa gli edili dell’Ance sono certi che con controlli precisi, molte aziende irregolari chiuderanno e quindi ci sarà lavoro per i regolari”.
Il problema è che servono anche condizioni esterne per poter lavorare: “Le compensazioni attuali non coprono gli aumenti di energia, materie prime, carburante. La politica deve attivarsi e in fretta” ribadisce Violoni.
A cui fa eco Lanfranco Ceroni, numero uno della cassa edile: “Una delle richieste più comuni è rateizzare gli oneri dovuti per i lavori che devono affrontare, perché non riescono a pagare. I vari bonus hanno movimentato 40 miliardi di costi per il Paese che però ne ha incassati 124 di miliardi. A fronte di questo però sono nate una miriade di vere o presunte aziende edili che hanno fatto affari. I prezzi senza tetto sono lievitati e la burocrazia ci sta schiacciando, non tutti hanno dipendenti nel campo amministrativo per reggere. Le aziende in regola devono essere protette e agevolate, solo così le risorse del Pnrr non andranno sprecate”.
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