FERMO – C’è entusiasmo attorno alla nomina dell’ingegner Babini. «Ancor prima che la soddisfazione, in questo momento sento forte il senso di responsabilità e la preoccupazione di riuscire a ottenere quegli importanti risultati che il nostro territorio aspetta ormai da tanti anni». È consapevole che il suo non sarà un compito facile, Stefano Babini, neodirettore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione. «Svolgerò questo incarico con grande rispetto verso le nostre comunità – assicura il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Ascoli, che da pochi giorni ha preso il posto di Cesare Spuri –, condividendo scelte e iniziative con i sindaci, con le persone che hanno subito i danni del terremoto, i tecnici e le imprese impegnati nella ricostruzione».
Una sfida da vincere, per una regione che da quattro anni e mezzo aspetta una ricostruzione, di fatto, mai decollata. I dati forniti a fine anno dal commissario straordinario Giovanni Legnini hanno acceso una piccola luce. A fin anno, nella nostra regione, erano state presentate 10.768 richieste di contributo per la ricostruzione privata, di cui 4.789 accolte. Quelle in fase di istruttoria erano 5.979, quelle in cantiere 2.006, gli interventi completati 2.783. Il lavoro da fare è ancora tanto e c'è una burocrazia da snellire il prima e più possibile. Per venirne a capo, Babini punterà sul gioco di squadra. «Auspico – dice – la collaborazione di tutti, nell’ottica di un Ufficio speciale della ricostruzione trasparente e aperto alla condivisione e al contributo dei sindaci, al rapporto con il commissario e con tutta la rete dei professionisti impegnati sul campo. Cercheremo insieme di regolamentare e snellire le procedure, facendo in modo che tutti i passi in avanti che verranno fatti diventino patrimonio di tutti».
Plaude alla nomina del nuovo direttore la Federazione regionale degli ordini degli ingegneri. «La nomina di Babini – il commento del presidente Massimo Conti – è la conferma del grande lavoro svolto in questi anni dagli ingegneri marchigiani. È un professionista di notevole esperienza e competenza e saprà interpretare questo ruolo con la determinazione e la capacità che lo hanno sempre contraddistinto, senza disperdere quanto di buono è già stato fatto. In questa sua nuova funzione potrà contare sul sostegno e sulla massima collaborazione di tutta la rete delle professioni tecniche della nostra regione».
Fiducia anche da Guido Castelli, ex sindaco di Ascoli e oggi assessore alla Ricostruzione della regione: “Ci aspetta una stagione di grande impegno. Dopo anni di stasi, d’intesa con il commissario Legnini, stiamo stimolando una velocizzazione delle pratiche, in particolare quelle per danni lievi. L’impresa è mastodontica, ma sappiamo di potercela fare, ancora di più oggi insieme con l’ingegner Babini”.
