ARQUATA DEL TRONTO - La frazione di Tufo, nel comune terremotato di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) vanta un piccolo record per quel che riguarda la ricostruzione dopo il sisma del 2016. Grazie alle virtuosità dei residenti, che si sono uniti per realizzare una ricostruzione unitaria, per i 13 aggregati di cui si compone la frazione, infatti, è stato contrattualizzato un unico tecnico e un'unica impresa di ricostruzione. Questo approccio ha fatto sì che Tufo sia la prima frazione delle Marche distrutta dal sisma 2016 in cui ripartirà la ricostruzione complessiva, comprensiva dei sottoservizi. Stamani è stato tagliato il nastro dell'avvio dei lavori, presente il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli.
"Speriamo sia il primo di tanti casi in cui potremo proporre questo intervento che merita di essere evidenziato perché è un progetto unitario, ovvero tutti gli abitanti di questa frazione hanno avuto l'intelligenza di affidarsi agli stessi progettisti alla stessa impresa (il consorzio Panichi & Trevers ndr) in maniera tale che i lavori possono essere fatti bene e presto" ha detto Castelli. Si tratta di 13 aggregati, case sparse, mini condomini che avranno la possibilità di confidare su dei lavori preliminari riguardanti i sottoservizi. "Diciamo spesso che la ricostruzione è una creatura viva che dipende da tante cose, ma una di queste variabili è proprio la concordia: se, come in questo caso - ha aggiunto Castelli - c'è il carattere cooperativo dei privati è tutto più facile". Soddisfatto il sindaco di Arquata del Tronto che in un giorno importante ha ricordato il compianto sindaco Aleandro Petrucci.
"Per noi - ha detto Michele Franchi - una giornata di speranza. Ovviamente, come si dice, l'appetito vien mangiando: partono i lavori a Tufo, con modalità particolarmente accattivanti, ma si muovono anche tutte le altre frazioni del nostro comune". "Il comitato ha fatto un lavoro egregio perché ha dovuto combattere contro vari istituti, ha dovuto combattere col comune, con l'ufficio della ricostruzione, coi commissari. Abbiamo sudato - ha detto il presidente Giuseppe Di Rado - però, scalino dopo scalino, abbiamo fatto tutto ciò che serviva per la frazione perimetrata di Tufo". Il consorzio di imprese ha promesso la conclusione dei lavori entro due anni.