PORTO SANT’ELPIDIO - "Valorizzazione delle specificità territoriali, divieto di cumulo e forme di indennizzo in riferimento all'avviamento. Ecco tre misure che hanno come obiettivo quello di allontanare una competenza non qualificata". Le riassume l’avvocato Gianluca Bocchino, tra gli organizzatori dell’incontro voluto da Consenso Europa presso gli uffici di Palazzo Soderini dello Studio Tonucci&Partners dal titolo 'Riforma delle concessioni balneari: tra continuità e cambiamento'
I balneari sono di fronte a un quadro normativo estremamente incerto, mancanza di finanziamenti e strumenti per la pianificazione e la gestione del comparto, bisogno di salvaguardare la storia e le vocazioni territoriali, difficoltà nella gestione dei rapporti con i concessionari uscenti, necessità di valutare misure compensative o premiali.
A confrontarsi sono stai numerosi amministratori locali italiani, tra cui il sindaco di Porto Sant’Elpidio, Massimiliano Ciarpella. “I comuni sono l'anello debole di un iter partito nel 2006 e che ancora non ha trovato soluzione". Il primo cittadino di Gaeta, Cristian Leccese, ha invece evidenziato la distanza tra la normativa e la realtà "non si può prescindere nella definizione delle gare - ha spiegato - dall'esperienza acquisita dal comparto e dalla specificità del territorio".
Ma anche i tempi per la definizione delle gare rappresentano un tema da non sottovalutare. Come la discussione sulle risorse a disposizione. “Nel mio territorio - ha ribadito il governatore Francesco Acquaroli - ci sono molte aree libere e disponibili che potrebbero essere messe a gara per nuovi insediamenti. È fondamentale che il comparto così importante per i territori abbia certezza sul suo futuro il prima possibile, perché questa incertezza sta causando un blocco degli investimenti che produce danni all'intera comunità".
Ha preso parte all’incontro anche il deputato e membro della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo, Riccardo Zucconi: “Bisogna prevedere un indennizzo per il concessionario uscente per questo ho proposto l'abrogazione dell'articolo 49 del codice marittimo che nega questa possibilità".
Tra gli spunti quello relativo ai bandi. “Sarà fondamentale considerare la competenza e l'esperienza maturata dalle imprese del territorio, che non rappresenterà un passe-partout per rimanere lì a vita, ma un importante elemento di qualificazione. È fondamentale che il comparto così importante per i territori abbia certezza sul suo futuro il prima possibile, perché questa incertezza sta causando un blocco degli investimenti che produce danni all'intera comunità".
r.vit.