FERMO – Non è solo un problema di Fermo quello degli arretrati all’interno dell’ospedale Murri. Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha fatto il punto: “A livello italiano, i numeri degli interventi non effettuati in Italia a causa del Covid peggiorano: sono 600mila quelli salvati tra 2020 e primi sei mesi del 2021. E tra questi sono saltati anche interventi anche per patologie più gravi, oncologiche o trapianti".
Questo nonostante il piano del Ministero che con 700milioni di euro permette l’immissione in corsia di risorse umane. Ma non è un problema solo italiano: ci sono oltre 25 milioni di interventi chirurgici saltati solo nei primi 3 mesi di pandemia nel mondo. È un problema di ricoveri, ma anche di prevenzione, di diagnosi precoci.
“Servirà un piano Marshall straordinario, ma la cosa importante è andare avanti con le vaccinazioni. In gran parte delle Regioni si sta lentamente tornando alla normalità: servirà un aiuto di pubblico e privato, ma tutto dipenderà da quando finiremo la lotta contro il Covid e anche le nuove risorse immesse che ora andranno stabilizzate consentiranno, una volta che ci sarà la ritirata del Covid, di essere utilizzate. Ma il personale formato lo vedremo tra qualche anno" ribadisce.
Sileri entra nel merito anche della vaccinazione e soprattutto di chi continua ad avere dubbi. "Manifestazioni no vax? Manifestare è sempre lecito, è un diritto di tutti. La motivazione la comprendo meno: il Green pass, così come è organizzato, è uno strumento di libertà. Grazie al Green pass l'Italia oggi sta andando meglio di tanti altri paesi occidentali. Siamo un esempio nel mondo sulla politica sanitaria di contrasto al Covid".
Però è ancora ora di premiare’ davvero un Paese che si impegna: “Cinema e teatro con il Green pass può avere anche la capienza piena: penso si arriverà presto al via libera. Può esserci – riprende Sileri dai microfoni di Radio24 - qualche riluttanza del Cts, facciamolo per gradi, ma arriviamo presto al 100%. E vale anche per sale da ballo e discoteche: lì serve forse più cautela e farlo più per gradi, ma avere un concerto con un numero di persone limitate, ma tutte controllate tutte con il Green pass, è più che fattibile. Osserviamo due-tre settimane l'andamento del virus dopo la riapertura di tutto, ma se le cose vanno bene credo che il freno a mano possiamo abbassarlo".
Per lui, vanno usati anche i test salivari. Non per il green pass, ma per uno screening efficiente sugli under 12, “in questo modo potremo limitare le quarantene a scuola. Poi dipenderà dal tipo di classe e dalla possibilità di contatto: una cosa sono le classi dei più piccoli dove è più facile un contatto, un'altra quelle dei ragazzi più grandi adolescenti con contatti più limitati".
r.vit.