*La pandemia ha evidenziato i limiti di una sanità ospedalocentrica e con grande spazio per le strutture private. A farne le spese sono stati gli anziani e le persone fragili, sole e povere. Lo spirito della riforma sanitaria del 1978, basata sulla prevenzione, non è stato rispettato. Mancano medici e infermieri e chi va in pensione non viene sostituito. Un problema che diventerà drammatico con l’apertura delle Case di Comunità previste dalla Missione Salute.
Nelle Marche mancano 174 medici di medicina generale, altri 77 andranno in pensione quest’anno. Eppure i 40 mila medici di famiglia italiani, oggi oberati dalla burocrazia, potrebbero avere un ruolo decisivo per la prevenzione, mediante l’uso della telemedicina e dei più moderni strumenti diagnostici, alleggerendo i pronto soccorso intasati.
Medicina territoriale, assistenza domiciliare, Case di Comunità, Residenze Sanitarie Assistite, Centri Diurni sono gli elementi di un percorso che entro il 2026 deve portare a curare casa il 10% dei pazienti cronici, raddoppiando la percentuale attuale.
Per raggiungere questo obiettivo vanno trovate le risorse, finanziando in modo adeguato il Fondo Sanitario Nazionale. Insieme ad altre 56 associazioni CNA ha presentato la Carta per i Diritti dell’Anziano ed ottenuto l’approvazione di una Legge per la Non Autosufficienza, con il Governo che dovrà emanare i Decreti Delegati attuativi entro marzo 2024. Siamo in attesa anche di uno specifico disegno di legge per i Caregiver. Vigileremo sul rispetto di questi impegni
*presidente CNA Pensionati di Fermo Luigi Silenzi