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Silenzi promuove il Micam: "Buyer europei hanno comprato". E sulla Russia: "Le aziende sane vanno aiutate, a rischio 20mila posti di lavoro"

16 Marzo 2022

MONTEGRANARO - La Russia domina la comunicazione, anche tra i corridoi di Milano. Dove gli imprenditori fermano-maceratesi sono i più interessati, essendo maggiormente esposti verso l’ex Csi, insieme con Toscani e parte del Veneto. “Devo guardare al bicchiere mezzo pieno, ad esempio – spiega Paolo Silenzi, imprenditore di Montegranaro e presidente di Cna Marche - la clientela del nord Europa. Germania e Olanda, Austria e Svizzera sono venute e hanno comprato. C’è stato un bel fervore. Chiaramente assenti i russi, gli americani, i giapponesi e gli australiani”.

Questo a conferma che il mondo lontano dall’Italia è in difficoltà e così le imprese cominciano a ritarare i modelli anche per questi mercati. “Non si può dire che i calzaturieri non lavorano al Micam” ribadisce prima di analizzare la questione russa.

“Le criticità sono diverse. Subiamo le sanzioni da otto anni. Noi esportavamo 750milioni di euro dalle Marche, il 60-65% era dal mercato calzaturiero. Oggi dopo otto anni l’export è crollato a 273 milioni. Di questi, 111 milioni sono calzature. Il 2021 aveva visto l’export in Russia in crescita del 15%. Per cui, le politiche in fase di pandemia hanno ricreato un percorso virtuoso, le aziende erano in ripresa. Ora la crescita è allo stop”.

L’impatto sarà inevitabile. “L’Europa ha spazio per lee aziende, ma bisogna creare i percorsi di innovazione e processo di prodotto per guardare a un mercato diverso. Solo che serve tanto marketing, il prodotto va targettizzato e comunicato. Le aziende che devono fare il percorso devono innovare. Purtroppo abbiamo stock di magazzino con peculiarità ‘russe’. Quindi, che fare? Se un’azienda ha una visione, va aiutata con ristori mirati, va salvata. Poi si deve salvaguardare il lavoro con ammortizzatori straordinari intervenendo su chi davvero dimostra che ha perso fatturato.  Infine, investimento in innovazione da parte delle aziende che deve correre di pari passo con una ristrutturazione del debito. Ma i contributi devono essere al 100% coperti”.

Il lavoro va tutelato. Lo studio di Cna Marche dimostra una crescita di occupazione nel 2021, ma dello 0,8%. E questo grazie ai servizi. “Ma si è chiuso un anno con segnali molto preoccupanti dal manifatturiero che ha perso 15.374 occupati, scendendo da 184.767 a 169.393 addetti. Il 10% delle aziende manifatturiere, sono 18mila in totale che danno lavoro a 180mila persone, rischiano di chiudere. Per cui, agire subito per salvare 20mila famiglie” conclude Silenzi.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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