MONTEGIORGIO - Nei giorni scorsi, con una nota, l'arma dei Carabinieri aveva dato atto di un'importante operazione di controllo nei cantieri edili della provincia, che nello specifico aveva riguardato un cantiere per la ristrutturazione dell' ospedale di Montegiorgio. Il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia locale, in stretta collaborazione con il Nucleo Carabinieri dell'Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno avevano individuato diverse irregolarità, che hanno portato alla denuncia in stato di libertà di tre titolari delle aziende edili operanti nel cantiere.
Inoltre, sono state applicate sanzioni amministrative per un totale di 23.000 euro. Le violazioni accertate comprendevano la mancanza di dispositivi di sicurezza adeguati, come la viabilità interna al cantiere e la presenza di parapetti protettivi.
Non solo. A quanto si apprende nella nota, sarebbero anche stati rilevato dei casi di lavoro nero, tra cui il sorprendente impiego "in nero" di un cittadino libico, e il distacco illecito di altri due lavoratori.
Di tutto sono state informate le autorità giudiziarie e amministrative competenti.
A seguito dell'operazione, ieri, è intervenuta anche la Cgil esprimendo la propria preoccupazione: "Dopo le gravi irregolarità in materia di salute e sicurezza sul lavoro, riscontrate nel cantiere dell’ex mercato coperto di Fermo, apprendiamo con preoccupazione di un nuovo caso, ancora più grave, nel cantiere per la ristrutturazione dell’Ospedale di Montegiorgio. Sorprende, ma non meraviglia, che ancora oggi dopo le tante, troppe, tragedie che si susseguono in giro per l’Italia, si possa continuare ad avere questo atteggiamento spregiudicato di imprese che antepongono il profitto a tutto, anche la salute di chi quel profitto ha contribuito a realizzarlo. Ma è possibile continuare così?".
"Noi - ha proseguito il segretario Generale Alessandro De Grazia - continueremo a fare la nostra parte con tutti gli strumenti a nostra disposizione, presidiando i luoghi di lavoro, promuovendo iniziative, anche di lotta, ma la politica a tutti i livelli si deve svegliare, deve far diventare la vertenza per la tutela della salute di lavoratrici e lavoratori una priorità assoluta. Lo sottolineiamo perché aspettiamo da anni le risorse necessarie per rafforzare i servizi di prevenzione dell’Ast 4 ma tutto tace dalla Regione.
Tra le iniziative che metteremo in campo ci sarà sicuramente un impegno straordinario da maggio a luglio, nella raccolta delle firme per i 4 questi referendari, promossi dalla Cgil Nazionale, in materia di salute e sicurezza, appalti, tutela contro i licenziamenti e contro la precarietà del lavoro".