FERMO - Il tema della sicurezza sul lavoro è un argomento importante. Per farlo rispettare nei giorni scorsi i Carabinieri del Comando Provinciale di Fermo, unitamente al Nucleo Carabinieri Ispettorato Lavoro di Ascoli Piceno, hanno concluso un accesso ispettivo presso due cantieri edili finanziati con fondi del PNRR.
In particolare, il servizio condotto rientra in una piu' ampia azione di controllo del Reparto Operativo e finalizzata a prevenire l’infiltrazione mafiosa nei pubblici appalti. In particolare, i militari del Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro di Ascoli, unitamente a militari del Reparto Operativo e della Compagnia di Fermo, previa preliminare attività informativa condotta, hanno eseguito due accessi a cantieri a Porto San Giorgio e Marina Palmense, finalizzati alla verifica del rispetto della normativa sul lavoro, nei cantieri di imprese aggiudicatarie di appalti pubblici.
I cantieri oggetto di ispezione sono stati quello per la "riqualificazione casa dell’accoglienza di Porto San Giorgio" finanziato con fondi per progetti di rigenerazione urbana nell’ambito del PNRR [valore dei lavori pari ad euro 1.000.000,00] aggiudicato da un’impresa edile campana ed il cantiere denominato "impianto polisportivo in localita’ Marina Palmense" finanziato con fondi per infrastrutture per lo sport e l’inclusione sociale nell’ambito del PNRR [valore dei lavori pari ad oltre 1.300.000,00 euro] aggiudicato da un’impresa pugliese.
Nel corso del servizio sono stati identificati un totale di nr. 12 (dodici) operai di cui 4 (quattro) stranieri in regola con la normativa sul soggiorno ma risultati totalmente “in nero”. In entrambi i cantieri sono state riscontrate gravi violazioni alla normativa prevista dalla legge 81/2008 (testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro).
In particolare il titolare dell’impresa campana e’ stato deferito in stato di liberta' per gravi violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza del lavoro (per mancanza protezione contro contatti elettrici diretti e indiretti) con provvedimento di sospensione del cantiere nonche’ irrogazione di sanzioni amministrative per un totale di euro 5.500,00 ed ammende per euro 18.500,00.
Sul medesimo cantiere è stato altresì riscontrato un subappalto illecito poiché vi era la presenza di operai di altra impresa non autorizzata, è perciò scattata anche la denuncia subappalto illecito.
Per le circostanze riscontrate è stato segnalato anche Il r.u.p. (responsabile Unico del progetto) per violazioni alle responsabilità dei committenti e dei responsabili dei lavori ed il direttore dei lavori e coordinatore per la sicurezza per “omessa vigilanza o coordinamento”.
Analogamente è stato deferito in stato di libertà l'amministratore unico dell’impresa pugliese, per l’impiego di quattro lavoratori stranieri totalmente “in nero” in violazione delle disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, con irrogazione di provvedimento di sospensione cantiere e sanzioni amministrative pari ad euro 18.000,00 totali, oltre alla contestazione di altre violazioni del DLGS. 81/2008 con irrogazione ammende per euro 12.000,00.
Nel corso dei controlli, uno degli operai stranieri impiegati "in nero" ha anche fornito false generalità ai militari operanti, venendo poi identificato in un cittadino del Kosovo, già gravato da precedenti, il quale è stato denunciato falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale sull’identità personale.
Fermo restando che le persone indagate sono tutte da ritenersi presunte innocenti fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile questa situazione mette in luce l'importanza del rispetto delle norme sulla sicurezza sul luogo di lavoro e l'importanza di attuare misure preventive per garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti i dipendenti e i clienti.